"Il presidente russo spaventa tutti. La triade nucleare che per tanti decenni ha stabilito l'equilibrio del terrore nucleare nel mondo si basava su sottomarini nucleari, missili balistici e bombardieri. Ma soprattutto si basava sul fatto che ci fosse tempo per arrivare a una discussione prima di avere un missile nucleare perennemente sopra la testa": il generale Paolo Capitini lo ha detto a TgCom24 a proposito del super missile Burevestnik, testato da Mosca
Secondo il generale, dunque, "il test russo mette in apprensione tutti, visto che ha autonomia quasi infinita e in teoria può rimanere in volo per un mese". Capitini, però, non vede un nesso tra il test e la guerra in Ucraina: "C'è il rischio di sottovalutare questo test, che non legherei al discorso ucraino. L'Ucraina è proprio sullo sfondo: se non ci fosse una guerra, il lancio del missile sarebbe la notizia su tutte le prime pagine del mondo". Riferendosi alle caratteristiche del vettore, ha detto che - se confermate - "bisognerà vedere se molti degli aspetti su cui gli Stati Uniti basano la propria deterrenza nucleare sono ancora attuali. E questo scatena una rincorsa a cercare di pareggiare la minaccia".
L'ultima mossa del presidente russo Vladimir Putin non è stata gradita dal capo della Casa Bianca Donald Trump, che ha definito "non appropriato" l'annuncio del leader del Cremlino sul test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik. Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One diretto in Giappone, Trump ha detto che Putin "dovrebbe far finire la guerra" in Ucraina "invece di testare missili". Il presidente americano ha poi aggiunto che quella in Ucraina è "una guerra che avrebbe dovuto durare una settimana ma sta per iniziare il suo quarto anno".
Da Mosca hanno risposto a Trump dicendo che "la Russia e il presidente della Russia, prima di tutto, si fanno guidare dai propri interessi nazionali", lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. Secondo la Tass, inoltre, il capo della Casa Bianca, durante il volo da Kuala Lumpur a Tokyo, ha affermato che gli Usa non hanno bisogno di nuovi missili perché i russi sanno che "abbiamo un sottomarino nucleare, il più grande al mondo, davanti alle loro coste". Secondo Peskov, comunque, il test missilistico non avrà un impatto negativo sulle relazioni con gli Stati Uniti: "Non c'è nulla che possa o debba mettere sotto pressione le relazioni tra Mosca e Washington, tanto più che queste relazioni sono a un livello minimo. Finora si sono appena intravisti i primi timidi sforzi per far uscire queste relazioni dallo stato di torpore precedente".