A Che tempo che fa

Mercalli: "Eventi estremi e siccità, bomba a orologeria. Quando esploderà"

Luca Mercalli, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che fa su Rai3, nella puntata del 7 maggio, sottolinea un aspetto in riferimento alla grande siccità di alcune zone italiane e alle alluvioni in Emilia Romagna "Due eventi estremi veramente a distanza di qualche centinaio di chilometri: la Pianura Padana occidentale, la zona di Alessandria, la Lomellina, il Piacentino sono ancora sotto una delle siccità più storiche da quando abbiamo i dati rilevati, quindi oltre due secoli, e a poca distanza, piogge altrettanto eccezionali hanno investito l'Appennino provocando questa piena dei fiumi romagnoli che poi ha generato le frane nelle zone di montagna e le esondazioni in pianura". Ecco, prosegue l'esperto, "questi sono ormai gli effetti della estremizzazione del clima che il riscaldamento globale sta compiendo un po’ in tutto il mondo; ricordiamo che noi vediamo questi eventi perché sono a casa nostra, ma ogni settimana ne abbiamo in tutto il mondo di pari portata".

 


 

E sul fatto che non se ne parla in termini reali, Mercalli osserva: "Non succede niente come continua, peraltro, a ribadire il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che ha detto, alla pubblicazione del sommario dell'ultimo rapporto della IPCC, che sostanzialmente siamo seduti su una bomba a orologeria climatica e se non facciamo nulla per disinnescarla in tempi brevi, quando poi questa esploderà nei decenni successivi in termini molto più potenti di quello che vediamo oggi, danneggerà i nostri figli e nipoti. Saranno le generazioni future o i più giovani a subire i danni a una portata tale alla quale non potranno più opporsi. Noi oggi vediamo questi primi sintomi con i quali veniamo a fatti. Ecco che allora dobbiamo assolutamente usare bene il tempo della prevenzione e non ce ne resta molto, è una manciata d'anni. Pensate che, se dovessimo fare il lavoro per rimanere sotto i 2 ° - considerati soglia di sicurezza per il futuro dell'umanità - dovremmo arrivare a zero emissioni al 2050, cioè mancano 27 anni e dovremmo dimezzarle sostanzialmente entro il 2030, ma non è all'ordine del giorno, è qualcosa che sfugge, che va in pagina 27 corpo 8".