A Otto e mezzo

Otto e mezzo, Lilli Gruber attacca Meloni: "Prossimo passo una crociata?"

"Il passo successivo sarà quello di proclamare una crociata per difendere il Dio cristiano-cattolico?", attacca Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, nella puntata del 15 settembre riferendosi alle ultime dichiarazioni di Giorgia Meloni. "È sempre rischioso tirare in ballo la religione, no?". "Facciamo confusione se diamo una lettura teologica alle parole della premier", ribatte Italo Bocchino. Che precisa; "Giorgia Meloni ha citato una trilogia tipica del pensiero conservatore dove il Dio citato non è quello di cui si parla in Chiesa. Va inteso come influenza cattolica, come radici cristiane dell'Europa e della patria". "Chi non fa parte della patria italiana va escluso", osserva ancora la conduttrice.

 

Qui l'intervento di Lilli Gruber

 

 

Ieri Giorgia Meloni a Budapest ha ricordato: "Sapete qualche anno fa sono diventata un pò più popolare, perché durante un discorso ho detto ’Io sono Giorgia, sono una madre, sono una donna, sono italiana, sono cristiana, non me lo toglierete'. Qualcuno l’ha messa in musica, era un modo per attaccarmi. Non ha funzionato; è diventato un successo. Con quelle parole volevo dire che viviamo in un’epoca in cui tutto ciò che ci definisce è sotto attacco", ha preseguito la premier citando "la nostra identità nazionale, la nostra identità familiare, la nostra identità religiosa. Senza questa identità, siamo solo numeri inconsapevoli, strumenti nelle mani di chi vuole usarci. Per questo penso che una grande battaglia per chi difende l’umanità e i diritti delle persone sia anche quella di difendere le famiglie, sia anche quella di difendere le nazioni, sia anche quella di difendere l’identità, sia anche quella di difendere Dio e tutto ciò che ha costruito questa civiltà".