Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Matrimonio a prima vista)
In un momento in cui il tema della natalità è al centro della narrazione politica, qualche format più alternativo, ironico e, diciamolo, coraggioso, affronta la tematica del matrimonio in chiave giocosa, con alcuni piccoli sconfinamenti nel trash e tanti subliminali rimandi sociologici. Trattasi di Matrimonio a prima vista, reality giunto in Italia alla 12esima edizione, in onda mercoledì in prima serata su Real Time. Otto concorrenti vengono abbinati tra loro per formare 4 coppie che si conosceranno per la prima volta il giorno del loro matrimonio, diventando marito e moglie.
Dopo una luna di miele e cinque mesi di convivenza, nell’ultima puntata è giunta l’ora perle coppie di dire se proseguiranno o divorzieranno. 525mila spettatori col 2.8% di share, picchi di 600mila teste e al 4%, col target femminile oltre il 5%. Numeri quasi da generalista. Intendiamoci, non è che risolviamo così il problema della crisi delle nascite.
Ma che effetti potrebbe avere- ipotizziamo - uno show simile on air sugli schermi Rai? Senza dimenticare che l’ industria del wedding è un business formidabile di cui soprattutto il Sud ha saputo approfittare. Insomma, mentre un format su un importante sacramento che - nonostante tutto resiste e fa buoni risultati, il trasgressivo La pupa e il secchione, che punta più sui luoghi comuni dell'oca giuliva e del “nerd”, arranca. Forse i tempi sono cambiati.