"Un gesto non da presidente del Consiglio e non da politico serio". Il processo di Lilli Gruber a Giorgia Meloni, a Otto e mezzo su La7, comincia subito con una sentenza di condanna. Si parla del "Chi non salta è comunista è", il coretto con balletto goliardico della premier e degli altri leader del centrodestra al comizio di Napoli di venerdì scorso, in compagnia del candidato governatore della Campania Cirielli.
Appena Lilli accenna al tema, Andrea Scanzi in collegamento si esibisce in una smorfia di disgusto che è tutto un programma. D'altronde il parterre è a senso unico, con Mariolina Sattanino, Alessandro De Angelis e pure Manuel Agnelli tutti schierati contro il presidente del Consiglio.
"A un certo punto al grido di Chi non salta comunista è zompettava su un palco... Questo evidentemente piace al suo elettorato", chiosa la conduttrice. Scanzi e Sattanino le danno ragione in pieno, mentre Agnelli, rockstar, leader degli Afterhours nonché ex giudice di X Factor, sorta di guru pop della musica alternativa italiana, è tranchant.
"Dopo tre anni, le piace il governo Meloni", gli domanda la conduttrice. "No - replica l'artista milanese -, da nessun punto di vista. In campo culturale è un vero disastro, i tagli al cinema hanno provocato una situazione tremenda. Nella musica va ancora peggio".
Lilli Gruber contro Giorgia Meloni, guarda qui il video di Otto e mezzo