Non solo Corrado Formigli, anche Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, si esprime a Otto e Mezzo sul caso della famiglia nel bosco, con i genitori Nathan Trevallion e Catherine Birmingham che si sono visti privare dallo Stato dei propri figli.
Scanzi, prendendo la parola nel programma di La7 condotto da Lilli Gruber, critica la collega Annalisa Terranova, evidenziando come certe narrazioni abbiano semplificato e politicizzato la vicenda. Scanzi sottolinea, soprattutto, l’incoerenza del centrodestra, che secondo lui non può improvvisamente presentarsi come difensore assoluto della libertà e dei diritti individuali, mentre allo stesso tempo impone regole diverse ad altre categorie, come le famiglie rom.
Per Scanzi, ridurre la situazione a una campagna elettorale o a una faida contro la magistratura sminuisce la reale gravità dei problemi dei bambini coinvolti: “Il problema in questo Paese è che anche e soprattutto il dramma viene derubricato, semplificato a 'facciamo campagna elettorale'. È del tutto ovvio che il centrodestra, così come il centrosinistra secondo Terranova non è credibile quando non è fino in fondo ecologista e quindi non è fino in fondo vicina a Rousseau e al concetto di libertà e di natura, al tempo stesso ma voi credete veramente che il centrodestra improvvisamente sia diventato quello che difende tout-court la libertà delle persone?".
Scanzi a Otto e mezzo, guarda qui il video di La7
"L'avete detto anche voi, i rom non lo possono fare, gli europei lo possono fare, c'è un'incongruenza del tutto evidente. L'unica certezza, quello che a me proprio svilisce è avere ridotto tutto a quella che è sostanzialmente una faida contro la magistratura”. Condizioni di salute precarie, situazione abitativa fatiscente, isolamento dalla socialità con altri coetanei sono alcuni dei punti principali con cui gli assistenti sociali hanno contestato lo stile di vita della famiglia Trevallion e che, in quattordici mesi, ha portato il tribunale a decidere di portar via i bambini dalla gestione dei genitori.