Su La7, come alle scuole medie, si ironizza sugli apparati sessuali dei compagni di classe meno graditi. A La Torre di Babele, il programma di approfondimento politico condotto da Corrado Augias, è stato ospite Aldo Cazzullo. Il padrone di casa e l'editorialista del Corriere della Sera hanno discusso a lungo sull'ascesa di Adolf Hitler in Germania. E sul suo sogno di costruire una razza germanica ariana. Una prospettiva, però, molto lontana dai tratti somatici del suo leader.
"1933-1945, la scienza vine applicata alla creazione di una razza di alti dolicocefali biondi, come diceva Hitler", ha spiegato Corrado Augias. "Che era basso, bruno, olivastro", ha aggiunto Cazzullo. "Minidotato", ha puntualizzato il conduttore con una spiccata ironia. Il suo ospite, forse sorpreso dalla batuttina, è scoppiato a ridere, salvo poi approfittarne per attaccare il nemico giurato statunitense: "Come dicono di Trump...". "Vabbe, lasciamo perdere", ha chiosato Augias.
La Torre di Babele: il commento su Trump
Un'ossessione, quella per i nemici politici ma anche per il Secolo Breve, che naturalmente ha toccato anche Benito Mussolini, del quale Cazzullo ha spesso parlato a Una Giornata Particolare, il programma che conduce proprio su La7. Augias ha ricordato al suo ospite che il Duce non accolse la richiesta della Chiesa di far abbattere la statua di Giordano Bruno a Campo de' Fiori. "Beh, in questo caso Mussolini se la cavò bene…", ha ammesso il conduttore. "Non ritiro nulla del mio giudizio negativo su Mussolini: ha fatto solo disastri - ha replicato Cazzullo -. Però, sì, la scelta di non rimuovere la statua di Giordano Bruno fu una cosa positiva".