Calcio e scommesse, la bomba dell'ex nazionale inglese Dyer sui Mondiali: "Quanti soldi ho fatto con Italia-Corea"
Calciatori e scommesse, un binomio pericolosissimo. La testimonianza viene direttamente da una stella del calcio europeo degli anni Duemila, l'ex nazionale inglese Kieron Dyer. Nella sua autobiografia Vecchio troppo presto, intelligente troppo tardi, la mia storia il 39enne ex centrocampista del Newcastle ha raccontato cosa succedeva dietro le quinte nei grandi tornei internazionali a cui ha preso parte, il Mondiale 2002 di Giappone e Corea e l'Europeo 2004 in Portogallo. La regola era scommettere soldi su tutti i risultati delle competizioni. E, indovinate un po', Dyer ha sbancato i compagni scommettendo sulla vittoria della Corea del Sud contro l'Italia di Giovanni Trapattoni negli ottavi mondiali del 2002, la famigerata partita-scandalo arbitrata dall'ineffabile ecuadoriano Byron Moreno tra rigori generosissimi regalati ai padroni di casa, espulsioni inesistenti e gol (regolari) annullati per gli azzurri. Roba che a pensar male... Leggi anche: Il dramma privato dell'amico di Dybala "Adoravo trovarmi in nazionale con un compagno - scrive Dyer -. O era il più sfortunato che abbia mai visto o il peggiore di sempre. Ero felice di rubargli i soldi. Sotto Eriksson non è stato mai chiamato, ma quando divenne c.t. McLaren fu un bonus. Ogni volta lo sfasciavo in ritiro. Ma ancor prima giocavamo con Owen, Sheringham, David James, Bridge e ogni tanto Fowler. Quando ci fu il Mondiale del 2002, Michael Owen faceva il banco e vinsi 30mila sterline". Il giorno indimenticabile è quello di Moreno: "Owen mi diede 16 contro 1 la vittoria della Corea del Sud sull'Italia, accadde e vinse tantissimo. I livelli che abbiamo raggiunto a Euro 2004 e in alcune gare delle Qualificazioni di Euro 2008 sono stati ridicoli. Scommettevamo somme ingenti. Non c'erano limiti su ciò che scommettevamo, tenevamo un registro. Le somme divennero assurde. In una sera passai da un debito di 46mila sterline a un guadagno di 50mila".