La solita cannibale Juventus: basta un gol di Cristiano Ronaldo nella ripresa a piegare il Milan e riportare a Torino la Supercoppa. Per un'ora abbondante la finale giocata a Gedda, in Arabia, è equilibrata: i rossoneri di Gennaro Gattuso, con Higuain in partenza e in panchina per una misteriosa "febbre" (c'è chi parla di copertura per una cessione già avvenuta al Chelsea), contengono i bianconeri pericolosi con Douglas Costa, Cancelo e Ronaldo. A inizio ripresa la traversa di Cutrone è il campanello d'allarme per mister Allegri, ma la Juve è troppo più forte per tremare. Basta macinare gioco e aspettare l'occasione propizia, che arriva sulla testa del solito CR7 al 61', con tocco ravvicinato che beffa un incerto Donnarumma. Da lì in poi la gara è in discesa, con il Milan in difficoltà in avanti (Higuain entra al 71' al posto di Paqueta, in ombra) e forse penalizzato eccessivamente da due decisioni dell'arbitro Banti, che espelle con il Var Kessie per un intervento duro ma non cattivo su Emre Can e sorvola su un sospetto intervento in area su Conti. Alla fine la coppa va alla Juve e agli avversari resta la soddisfazione di cadere in piedi. Insomma, il solito copione del calcio italiano negli ultimi 8 anni.