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Da Boateng a Danilo, tutti gli "zingari" vip della Serie A: altro che bandiere...

Giulio Bucchi
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Un tempo, nel calcio, andavano di moda i bomber di provincia. Attaccanti che vagabondavano per l' Italia, da nord a sud, portando in dote il loro talento nel fare gol. I girovaghi del calcio oggi si sono evoluti. Non si accontentano più dei confini nazionali. Sono diventati dei giramondo. Che non scelgono la squadra per il blasone o per la possibilità di vincere, ma cercano nuove culture, città da scoprire o lingue da imparare. Ne è uno dei maggiori esponenti Kevin Prince Boateng, neoacquisto della Fiorentina. Quella viola per il Boa sarà l' undicesima maglia indossata in carriera in quattro nazioni diverse (e a trentadue anni ha ancora tempo per vestirne altre): Germania (Hertha Berlino, Borussia Dortmund e Schalke 04), Inghilterra (Tottenham e Portsmouth), Spagna (Las Palmas e Barcellona) ed Italia (Milan, Sassuolo e Fiorentina). Ma Prince non è certo l' unico giramondo protagonista dell' estate del calciomercato italiano. Ne sa qualcosa il nuovo difensore del Brescia Jhon Chancellor, che a soli ventisette anni può affermare di aver vissuto in tre continenti. Dopo aver lasciato il suo Venezuela, dal 2017 ad oggi ha cambiato squadra ogni anno passando per Colombia (Delfin), Russia (Anzhi), Qatar (Al-Ahly) e, appunto, Italia. Chi è sulla buona strada per diventare un globetrotter del pallone è sicuramente Danilo. Il nuovo terzino destro della Juventus ha già vestito sei maglie diverse in cinque stati differenti: prima del bianconero ha indossato i colori di America Mineiro e Santos in Brasile, Porto in Portogallo, Real Madrid in Spagna e Manchester City in Inghilterra. E come lui potrebbe atterrare in Italia partendo dall' aeroporto di Manchester (ma con destinazione Milano) anche Alexis Sanchez, un altro discreto viaggiatore. L' attaccante, prossimo al passaggio all' Inter, ha giocato in Cile (Cobreloa e Colo-Colo), Argentina (River Plate), Italia (Udinese), Spagna (Barcellona) ed Inghilterra (Arsenal e Manchester United). Ma di esempi di turisti del pallone ce ne sono a centinaia. Il più forte e famoso è Zlatan Ibrahimovic (nove maglie e sette paesi diversi), il maggior rappresentante italiano Marco Borriello, quattordici maglie prima di finire in bellezza nel paradiso di Ibiza (di cui ora è dirigente). Perché giocare a calcio è bello, ma farlo visitando il mondo lo è di più. di Federico Strumolo

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