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Antonio Conte, Biasin: fatta all'Inter. Calciomercato e allenatori, la data chiave per la panchina Juve

di Giulio Bucchi domenica 26 maggio 2019

3' di lettura

Sul prossimo allenatore della Juventus hanno tutti medie certezze, solo che quelle di Tizio fanno a pugni con quelle di Caio. Da casa-Juve ribadiscono: «Abbiamo le idee chiare», noi, va detto, un po' meno. Procediamo per «correnti», come ai tempi della Democrazia Cristiana. C' è la corrente Pochettino, in qualche modo anche la nostra (che però, ribadiamo, siamo come tutti gli altri immersi nel mare magnum dello «speriamo di azzeccarla»): Mauricio Roberto Pochettino Trossero è un argentino dal nome molto lungo e il curriculum che potrebbe impreziosirsi a breve. L' 1 giugno il suo Tottenham sfiderà il Liverpool nella finale di Champions e poi si vedrà: la sensazione è che in un caso (la vittoria) e nell' altro (la sconfitta) il tecnico possa decidere di cambiare aria, direzione Torino. CARTA ARGENTINA Il 47enne pacioccone fa parte del cosiddetto «gruppo A», ovvero quello che comprende i tecnici più graditi al club torinese. Tra questi c' è Sarri Maurizio, guida del Chelsea. Pure lui ha appuntamenti impellenti (finale di Europa League a Baku il 29 maggio) e ieri ha chiarito: «Devo parlare con il club. Se mi giudicano per una partita, sono pronto ad andar via subito». Come dire: fatevi avanti amici sabaudi. Un' altra corrente, sponsorizzata molto nell' universo social, è quella che porterebbe al genialoide Pep Guardiola. L' inventore del tiki taka e di altre pratiche parecchio strane ha ribadito nelle ultime settimane «non mi muovo da Manchester» e anche se i signori del calcio dicono spesso un sacco di balle è vero che lui sembra assai convinto. A quanto pare lo spagnolo avrebbe rifiutato un' offerta da 24 milioni di euro a stagione. E voi direte: che coraggio! Il fatto è che glieli danno pure gli sceicchi. Occhio alle correnti più «frizzantine», quelle del «la sparo a caso, che se per caso ci prendo faccio un figurone». Iscritti a questo partito ci sono i Kloppisti (sicuri di un futuro torinese per il tecnico del Liverpool), i Mourinhiani, ma anche gli Zidaniani e gli Ancelotteschi. Sembrano, a guardar bene, tutte piste assai complicate. Attenzione ai «Piani B», intesi non come «ruote di scorta», semmai come «allenatori che tu li chiami e non è che se la tirano, vengono subito e ben volentieri». Gli esponenti più quotati appartenenenti a questo gruppo sono Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic ma, se anche dovesse toccare a uno di loro due, per l' annuncio bisognerà attendere il post Liverpool-Tottenham di Champions. Totale? Manca ancora un Pochettino (questo pezzo nasce con l' unico intento di fare questo titolo cretino, sia chiaro). E Allegri? Il tecnico dei cinque scudetti filati e delle due finali di Champions non andrà al Bayern Monaco, ma certo non rischia di rimanere a spasso... E DE zerbi... Passiamo ad altro, al Milan per dire. Maldini ieri è stato chiaro: «Valuterò freddamente il lavoro di Gattuso, non siamo più compagni di squadra» e fa intendere che il club potrebbe pensare alla virata (ma solo in caso di mancato quarto posto, viceversa sarebbe assai strambo...). Tra i papabili è spuntato il nome di un predestinato, ovvero Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Sassuolo. Gazidis ci sta pensando? Lo scopriremo a partire da lunedì. Chiusura sull' Inter, attesa dal match delicatissimo contro l' Empoli e già certa di «quel che sarà». Antonio Conte non è più «una speranza» ma il praticamente sicuro condottiero dei nerazzurri per la stagione 2019-2020. L' annuncio dovrebbe avvenire martedì, con l' ex ct scelto per guidare il post-Spalletti nel prossimo triennio. Nell' Europa che conta? A Empoli, ovviamente, sperano di no... di Fabrizio Biasin

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