Ci sarebbero le mosse della procura di Torino dietro le improvvise dimissioni di Beppe Marotta da amministratore delegato e direttore sportivo della Juventus lo scorso 29 settembre. In particolare, ad aver determinato l'allontanamento del manager sarebbe stata la comparsa del suo nome per due volte negli atti dei pm di Torino, che da tempo ormai indagano sulle vicende legate al bagarinaggio dei biglietti e alla presenza nella curva bianconera di esponenti del crimine organizzato che avrebbero regolarmente ricevuto biglietti dalla società. In particolare, il nome di Marotta comparirebbe nella inchiesta denominata "Alto Piemonte" in relazione ad alcuni biglietti regalati a un malavitoso e per il provino fatto fare al figlio di un esponente di spicco del clan di Rosarno della 'ndrangheta. Dall'inchiesta spuntano poi anche numerose intercettazioni dello stesso Marotta al telefono con alcuni giornalisti, nelle quali il dirigente bianconero fa pressioni perchè le notizie sull'indagine non vengano fatte uscire o vengano fatte uscire in posizioni defilate e con poco spazio in pagina. Leggi anche: Beppe Marotta, giallo Juventus. Italo Cucci: "Perchè Andrea Agnelli lo ha cacciato"