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Biasin, Pecoraro tifa Napoli e Fabbricini la Roma: buono a sapersi

di Giovanni Ruggiero domenica 4 febbraio 2018

2' di lettura

Il procuratore generale della Figc, Giuseppe Pecoraro, è andato da Marzullo. Se fai l' ospitata da Marzullo sei «arrivato», la gente ti riconosce per strada, ti chiede la foto ecc. Da Marzullo puoi dire qual è il tuo cibo preferito, racconti il tuo sogno ricorrente, la psichiatra te lo interpreta («ha sognato che inseguiva un cammello in Alaska? Probabilmente lei è matto»), puoi dire perfino per quale squadra fai il tifo. Leggi anche: Il giudice del calcio senza vergogna, cosa arriva a dire davanti a Marzullo Pecoraro, in chiusura di trasmissione (era già partita la celebre «è notte alta e sono sveglio...» di De Crescenzo) ha svelato il segreto di Pulcinella: «Il Napoli vincerà lo scudetto quest' anno? Ce lo auguriamo! Noi napoletani ce l' auguriamo, come penso pure lei che è avellinese, ma lo deve meritare». A Marzullo è uscito un sorrisone a 87344 denti e, complice un camicione a righe, pareva il Gatto del Cheshire di «Alice nel Paese delle Meraviglie». Ma facciamo i seri. Punto n° 1: Pecoraro ha problemi di «geopolitica del calcio». Dire a un avellinese «fai il tifo per il Napoli» è come dire a Malgioglio «fidanzati con la Satta». Non accadrà. Punto n° 2: siccome tutti «già sapevano», il fatto che Pecoraro dica «tifo Napoli» non aggiunge nulla alla battaglia tra juventini e napoletani ma, certo, nell' era del «ogni cosa è buona per fare polemica» sarebbe stato meglio evitare il «ce lo auguriamo». Punto n° 3: se un giornalista vi dice «io non tifo per nessuno», un arbitro vi dice «io non tifo per nessuno» e un procuratore federale vi dice «io non tifo per nessuno»... mente. Ergo, meglio un procuratore che si dichiara di uno che finge di essere imparziale. Punto n° 4: se sei coinvolto perché commenti un evento (giornalista), lo giudichi (arbitro) o lo regoli (procuratore), la cosa essenziale è che agli occhi di chi ti guarda tu riesca ad apparire il più possibile obiettivo. Ecco, diciamo che la gaffe nella recente vicenda «Agnelli-ultrà-biglietti» (accuse al n° 1 della Juve basate su un' intercettazione sbagliata) richiederebbe un uso più attento delle parole. Ps. Il neo commissario Figc, Roberto Fabbricini, per soccorrere Pecoraro ieri ha detto «Io tifo Roma». Quando capiranno «cos' è» il mondo-calcio, sarà sempre troppo tardi. di Fabrizio Biasin

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