CATEGORIE

Chiesa, "fede" ripagata: perché alla Juventus è l'attaccante ideale per esaltare Cristiano Ronaldo e Morata

di Tommaso Lorenzini venerdì 4 dicembre 2020

3' di lettura

Dalla fascia viola (sul braccio) a quella bianconera (sul campo) è stato un lampo, il flash dell'ultimo giorno di calciomercato, eppure quelle poche ore d'ottobre sono bastate ai tifosi della Fiorentina per scavare un abisso fra loro e Federico Chiesa, il ragazzino allevato, cullato e cresciuto fino a diventare loro capitano proprio in quell'ultima partita giocata al Franchi (scelta comunicativo-sportiva pessima da parte di tutti) prima che, senza neanche sbattere i tacchetti per paura di fare rumore, se ne andasse a indossare i colori dell'odiata Juventus.

Luis Suarez, esame farsa: Juventus, indagati Fabio Paratici e i legali. Dalle carte spunta anche il ministro Paola De Micheli

Sospesa per 8 mesi la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori che fecero l'esame di ita...

Tutto è successo repentinamente ma a Torino, dove hanno storto la bocca per il cartellino rosso rimediato all'esordio con il Crotone per uno stupido pestone, hanno dovuto attendere due mesi per assaporare il vero Chiesa, travolgente mercoledì sera quando sul palcoscenico della Champions ha segnato (bissando papà Enrico) e mostrato un repertorio degno dell'affare da 60 milioni complessivi (e oltre 3 milioni netti di ingaggio a stagione) per il quale ha scelto di recidere il cordone ombelicale. Avviso ai navigati: forse peccheremo di realismo più del re, ma il livello della Dinamo Kiev vista in coppa secondo noi è da colonna destra della classifica della nostra serie A, non di più. Questo dunque deve invitare a chiedere forti conferme, costanza a questo 23enne al quale oramai ci riferiamo come un veterano visto l'esordio in A a 18 anni e 10 mesi, nel 2016, ma che da allora, anche complici i quattro allenatori avuti a Firenze, ha sempre peccato di discontinuità, la maturazione ritardata dai troppi cambi di progetto tecnico, qualche infortunio di troppo e condizionata da caratteristiche personali che ne sono al tempo stesso pregio e difetto.

IL FILO INTERROTTO
Chiesa è arrivato alla Juve per riprendere il discorso lasciato a metà da Douglas Costa, soldatino capace di grande tecnica, spunto, iniziative personali che si è ammosciato (colpa anche dei muscoli di cristallo), tanto che neppure la cura Sarri lo ha rigenerato. A Federico, Pirlo chiede velocità e profondità; adattamento sulle due fasce; insistenza, resistenza, ampiezza; chiede il sacrificio di saper venire a difendere e l'intuizione di capire quando è il momento di fare l'uomo in più in avanti per stroncare la partita. Un Maestro esigente, Andrea, ma alla Juve è così. Con la Dinamo, Chiesa ha saputo spuntare in verde tutte le caselle del "quiz", ed è sembrato congeniale se non ideale l'assortimento di serata sulla linea di Morata e Ronaldo: tre attaccanti totalmente differenti e complementari, non a caso tutti sono andati a segno e regalato assist, non a caso i movimenti di ciascuno miravano allo sviluppo della manovra in funzione altrui.

E non a caso Dybala non c'era, il che è paradossale perché nell'immaginario l'idea di un lancio illuminante in verticale di Paulo per Federico è cosa buona e giusta: nella pratica, al contrario, la sensazione è che i due possano involontariamente pestarsi i piedi in quella fase e quegli spazi che per entrambi sono seminali, vale a dire il momento in cui si incendia l'azione e si mette in crisi la difesa con un passaggio, un movimento. Problemi di Pirlo, vien da dire, certo che il miglior Federico capace di muoversi in un tridente, o da ala, o da falso trequartista, è una grossa risorsa anche per Mancini in Nazionale. A lui, Chiesa, spetterà il compito di togliersi di dosso certa frenesia, certi dribbling testardi, certe stucchevoli cadute e migliorare nel gioco chiuso. Il derby di domani (ko Demiral per un altro guaio muscolare) sarà occasione per vedere se è davvero ben riposta la Fede in lui avuta dalla Juve, che intanto scavalca il Real e va al 3° posto del ranking Uefa.

tag
federico chiesa
juventus

Champions (e scudetto) Juventus, lo squillo di Spalletti: svolta la stagione?

Serie A Serie A, la Juve torna in corsa Champions: Roma ko 2-1 a Torino

Tensioni bianconere Juventus, Gatti sbrocca: in spogliatoio è successo di tutto

Ti potrebbero interessare

Juventus, lo squillo di Spalletti: svolta la stagione?

Claudio Savelli

Serie A, la Juve torna in corsa Champions: Roma ko 2-1 a Torino

Redazione

Juventus, Gatti sbrocca: in spogliatoio è successo di tutto

Lorenzo Pastuglia

Juventus, Luciano Spalletti ha imparato dai suoi errori

Luciano Moggi

Alcaraz demolito, "Sinner non l'avrebbe mai fatto"

La scelta di Carlos Alcaraz di silurare Juan Carlos Ferrero, ex gloria del tennis spagnolo che da allenatore lo ha condo...

Sofia Goggia è tornata: vince il SuperG in Val d'Isere, è già pronta per le Olimpiadi

Già pronta per i Giochi di Milano-Cortina: Sofia Goggia ritorna a vincere in Coppa del mondo. La campionessa azzu...

Del Piero, il figlio Tobias umiliato: come lo scarica la Sanremese a 18 anni

Se non è una umiliazione, ci si avvicina parecchio. A 18 anni Tobias Del Piero, figlio della leggenda di Juve e N...

Secondo voi la Juve di Spalletti può lottare per lo scudetto?

[{"image":{"mediaId":null,"mediaUrl":null},"text":"Sì","index":0},{"image":{"mediaId":null,"mediaUrl":null},"text":"No",...