Figura da cioccolataio

Superlega, anche la Juve si sfila. Andrea Agnelli: "Così non si può andare avanti", 24 ore sulle montagne russe

Clamoroso dietrofront del presidente bianconero riguardo al progetto di creazione della Superlega europea. Nella mattinata di oggi, 21 aprile 2021, il presidente della Juventus ha annunciato ai microfoni dell'agenzia d'informazione britannica Reuters la fine dell'operazione sul nascere: "Così la SuperLega non può andare avanti. Sono convinto della bontà del progetto, ma non si può fare un torneo a sei squadre" ha dichiarato Agnelli. Eppure, poche ore prima, l'ex presidente dell'Eca aveva rilasciato un'intervista a la Repubblica, confermando la creazione della competizione d'èlite: "Tra i Club c’è un patto di sangue, ha il 100% di riuscita, e non abbandoneremo i campionati nazionali né i settori giovanili"

Le durissime dichiarazioni degli ultimi giorni da parte dei numeri 1 dell'Uefa e della Fifa, Aleksander Ceferin e Gianni Infantino, hanno messo in crisi la riuscita del progetto. I sei Club inglesi che avevano annunciato la propria partecipazione alla competizione esclusiva  (Manchester City, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Tottenham e Chelsea), hanno annunciato di non voler più far parte della SuperLega. Complice anche la rivoluzione dei tifosi inglesi che, martedì 20 aprile, si sono riversati davanti agli stadi dei Club per manifestare il proprio dissenso. Ora che anche l'Inter ha fatto intendere di volersi sfilare dal progetto, Andrea Agnelli e Florentino Perez sembrano essere rimasti da soli. 

Sono difficili da prevedere le prossime mosse di Agnelli, visti anche i repentini cambi d'opinione una volta capita l'involuzione degli sviluppi. La situazione è ancora in divenire, ma quest'ultima dichiarazione del presidente bianconero sembra mettere una volta per tutte la parola fine sull'operazione. Nel frattempo, dopo il balzo dell'8% a Piazza Affari all'apertura degli scambi di lunedì scorso, il titolo della società torinese cede oltre l'11%. Il titolo ha perso in borsa l'11,12% a 0,77 euro, nonostante le rassicurazioni di Agnelli di stamattina. Dopo il cambio di passo, il titolo Juventus sembra destinato a proseguire la sua vertiginosa discesa.