I cinesi svendono

Inter, ora è psicodramma: Lautaro a un passo dall'addio. L'agente smentisce, ma... bomba londinese

Federico Strumolo

 Nemmeno il tempo di ingoiare il boccone amaro della cessione di Romelu Lukaku al Chelsea (per 115 milioni di euro), che il tifoso dell'Inter deve già spaventarsi per il futuro di un'altra stella della squadra: Lautaro Martinez. Dopotutto, l'indiscrezione che arriva da Londra è di quelle rumorose. Il Tottenham avrebbe offerto 70 milioni per assicurarsi le prestazioni del ventitreenne argentino. Gli interisti, però, per ora possono dormire sonni tranquilli. 

 

Il club, infatti, assicura che l'attaccante è incedibile, e che le parti sono al lavoro per il rinnovo di contratto (l'attuale intesa, di circa 2,5 milioni a stagione, scade a giugno 2023). Un'intenzione confermata dall'agente del giocatore Alejandro Camano: «Lautaro è felice all'Inter, lui vuole rimanere» dice il procuratore, «non ha mai discusso con il club per partire». È ovvio, però, che la situazione a dodici giorni dall'inizio del campionato (il debutto della squadra di Simone Inzaghi sarà sabato 21 in casa contro il Genoa) non possa lasciare tranquilla la piazza. Non tanto per le indicazioni dal campo, dove intanto l'Inter trova una vittoria, 2-0 (gol di Brozovic e Vecino, entrambi nella ripresa), in amichevole in casa del Parma (non era presente Hakan Calhanoglu, out per un affaticamento muscolare; dagli spalti anche qualche coro polemico del tifo più caldo interista contro la proprietà). Ma, soprattutto, per i continui terremoti fuori dal rettangolo verde, ad appena tre mesi dai grandi festeggiamenti per lo scudetto conquistato. 

SOSTENIBILE
La sensazione è che la proprietà abbia deciso di vendere i suoi pezzi pregiati (oltre a Lukaku, non va dimenticata la cessione di Hakimi al Psg per 70 milioni, bonus compresi) per alleggerire la società in vista di una cessione, magari proprio al fondo americano Oaktree (che ha già finanziato il club per 275 milioni di euro). Attenzione: una soluzione di questo tipo non costituirebbe una brutta notizia per il futuro dell'Inter, in particolare considerando l'incertezza in cui versa la proprietà cinese. Semplicemente, si prospetterebbe un progetto opposto a quello impostato da Suning negli ultimi anni. Si andrebbe, infatti, incontro a una politica di abbattimento dei costi, per rendere sostenibile il club. 

 

Il che, sia chiaro, non significa assolutamente che ci sarà un ridimensionamento degli obiettivi della squadra. E l'esempio perfetto è rappresentato dai cugini del Milan, che nelle ultime due stagioni hanno intrapreso un percorso attento ai costi, ma migliorando comunque i risultati della squadra. Perdere il treno della Champions League, dove l'Inter è presente ormai da quattro stagioni, sarebbe infatti un suicidio, perché verrebbero meno gli ingenti ricavi che solo la manifestazione continentale più prestigiosa può garantire. Anche per questo, la dirigenza è al (Getty) lavoro sul mercato in entrata. Per sostituire il partente Lukaku, arriveranno due attaccanti di livello. Il più vicino è Duvan Zapata dell'Atalanta. 

I SOSTITUTI DI LUKAKU
Il colombiano sarebbe entusiasta di trasferirsi all'Inter e il club bergamasco non si opporrebbe in caso di offerta intorno ai quaranta milioni: oggi può essere il giorno giusto per sbloccare definitivamente la trattativa. L'altro centravanti sul taccuino della coppia Marotta-Ausilio è Edin Dzeko della Roma. Il trentacinquenne bosniaco avrebbe già accettato l'offerta interista da sei milioni netti a stagione fino al 2023. Ora l'entourage del giocatore è al lavoro con il club giallorosso per liberarsi a zero, forte di una promessa di cessione in caso di chiamata da una grande (e la Roma si libererebbe così di un ingaggio pesante da circa sette milioni a stagione). Insomma, Lukaku appartiene al passato, la nuova Inter sta nascendo.