Serie A

Sampdoria-Lazio, finisce 3-1: i biancocelesti espugnano Marassi e conquistano il sesto posto

Una Lazio a due facce vince sul campo della Sampdoria per 3-1 e guadagna 3 punti importanti, che le permettono di raggiungere la Roma al sesto posto a quota 25. La Sampdoria resta a 15, al 15esimo posto. Ma Sarri non può essere tranquillo per una ripresa affrontata in maniera troppo rinunciataria dai suoi, dopo aver chiuso sul 3-0 il primo tempo con il gol di Milinkovic-Savic al 6' e la doppietta di Immobile al 16' e al 36'. Nella ripresa ha giocato quasi solo la squadra di casa e se non ha rimontato è stato anche a causa di un po' di sfortuna e di un grande Strakosha. Solo all'88', troppo tardi, il gol di Gabbiadini.

 

 

 

Diversi cambi nella Lazio dopo il 4-4 casalingo con l'Udinese. Tra i pali Strakosha preferito a Reina. Nella Samp Caputo parte dalla panchina, in attacco spazio a Gabbiadini a fianco a Quagliarella. I blucerchiati partono in avanti, ma la Lazio non si fa sorprendere nei primi minuti e prende le misure agli avversari. Tanto che già al 6' Zaccagni con grande intuito e lucidità mette la palla sui piedi di Milinkovic Savic che, a pochi metri dalla porta, non può sbagliare. Gli ospiti vanno in vantaggio al primo vero affondo dopo un buon inizio della Samp. La squadra di casa, tutt'altro che demoralizzata, riprende il suo gioco offensivo, ma la Lazio controlla senza troppi affanni. Tra i più determinati tra i suoi l'ex Candreva, che mette in campo fin troppa foga ed è infatti il primo a prendere il giallo, al 14'. Poco dopo, al 16', un pallone vagante in area blucerchiata, messo in mezzo ancora da Zaccagni, viene trasformato in gol dal solito Immobile. 2-0, e la strada per gli uomini di D'Aversa si fa già dura dopo un quarto d'ora. I blucerchiati stentano a riprendersi, provano qualche azione offensiva ma adesso è la Lazio a fare la partita. Al 33' Audero è bravissimo a parare un gran colpo di testa di Immobile. La doppietta per lui è solo rimandata, e arriva al 36': assist di Milinkovic Savic e tiro incrociato che fulmina Audero.

 

 

 

Ora la Samp è frastornata e anche i suoi uomini migliori non riescono a incidere, mentre i biancocelesti sono pericolosi ogni volta che si presentano nella metà campo avversaria, soprattutto con Zaccagni, autore di un primo tempo strepitoso, con due assist. Nella ripresa D'Aversa tenta subito la carta Caputo, in campo al posto di Quagliarella. Entrano anche Dragusin e Silva al posto di Ferrari e Verre. Nella Lazio Sarri inserisce Muriqi al posto di un acciaccato Immobile. La Samp prova subito a riversarsi in avanti, ma la Lazio controlla. All'inizio del secondo tempo è comunque la Sampdoria a fare la partita, pur senza rendersi mai davvero pericolosa. Al 53' primo vero sussulto con un gran colpo di testa di Dragusin, che finisce di poco a lato della porta difesa da Strakosha. Un minuto dopo, sempre di testa, è Caputo a impegnare Strakosha, che però blocca in presa. La Samp ora preme e sembra decisa a provare ad accorciare le distanze. La Lazio solo al 60' si fa vedere nell'area avversaria, ma senza riuscire ad affondare il colpo. Ma è la Sampdoria a tenere il pallino del gioco e una tegola sui biancocelesti è l'espulsione di Milinkovic Savic per doppia ammonizione al 67'. Sarri ridisegna la squadra con il 4-4-1. Al 71' i blucerchiati protestano per un presunto fallo subito in area da Candreva, ma Fabbri, che è a pochi passi, dice di giocare. Sarri concede un po' di riposo al 77' a Zaccagni, tra i migliori dei suoi, sostituendolo con Lazzari. All'81' l'occasione più limpida per la Samp con un gran colpo di testa di Yoshida che raccoglie il cross di Candreva su punizione: la palla termina di poco alta. All'88' Gabbiadini riesce a segnare su un bell'assist di Ciervo, da poco entrato. Un minuto dopo Ekdal sfiora il raddoppio che avrebbe riaperto la partita rendendo gli ultimi minuti incandescenti. Al 93' ancora Strakosha si oppone alla grande a Gabbiadini. Ma per i blucerchiati è troppo tardi: la Lazio si prende i 3 punti, per la Samp ora la testa è già al derby, dove dovrà fare qualcosa di più.