Imparare la lezione e ripartire fra due domeniche in Azerbaigian. Per Leclerc e la Ferrari non c'è tempo di soffrire, servono nuovi successi che risollevino il morale dopo Spagna e Montecarlo. Al Montmeló per Charles la rottura di turbina e MGU-H - il generatore elettrico che ricava energia dai gas di scarico- e le vette Piloti e Costruttori perse, nel Principato la doppietta sfumata per strategie sbagliate. Il trittico Baku-Montreal-Silverstone fra giugno e luglio ci dirà di più sulla lotta alla Red Bull, intanto però Mattia Binotto e i suoi se ne ritornano a Maranello con alcuni aspetti positivi e altri su cui lavorare.
La F1-75 rimane un'ottima auto anche dopo gli aggiornamenti portati in Spagna (il fondo nuovo), capace di tener testa a una Red Bull più forte di motore e meno tra le curve di medio-alto carico. A Montecarlo, infatti, la Ferrari ha dominato su asciutto e bagnato, oltre che sul classico giro-secco in qualifica. Poi ci sono i piloti: Sainz è tornato in forma dopo gare-no, Leclerc rimane l'anti-Verstappen nella lotta al titolo. E anche la questione del degrado-gomme sembra risolta, dopo le sofferenze di Imola e Miami: a Barcellona il giusto assetto trovato sulla vettura ha fatto sì che Leclerc si trovasse da solo in testa, prima del guasto al motore.