Nervi tesi

Massimiliano Allegri, "stiamo zitti": la domanda che lo fa sbroccare

“Quando perdiamo bisogna stare zitti”. Lo dice sicuro Massimiliano Allegri dopo il k.o. di San Siro contro il Milan. Una Juve che aveva approcciato bene il match, prima di venire messa sotto dal Milan per così perdere 2-0: secondo k.o. stagionale dopo quello di Monza. In conferenza stampa post-gara a San Siro, il tecnico ha poi detto: “La Juventus ha fatto una brutta partita tatticamente, nel secondo tempo e verso la fine del primo tempo — le sue parole — Il Milan ha fatto un’ottima partita, soprattutto nel secondo tempo, perché a livello psicologico siamo crollati. Abbiamo sbagliato troppo e da lì bisogna ripartire".

 

 

Quella frase di Max dopo il Benfica
Stavolta le assenza in campo centrano di meno, dato che il Milan aveva tutta la fascia destra piena di infortuni. Parliamo di Calabria, Messias e Saelemakers, tutti ai box (il terzino e il belga saranno fermi fino al 2023 per gli infortuni di Empoli). La frase sugli infortunati detta da Max dopo il k.o. Benfica, non può reggere da sola: "Provate a togliere cinque titolari al Milan o all'Inter e poi vediamo…”, sottolineando così le assenze di Chiesa e Pogba. Tornando a sabato, per il toscano la Juve “ha giocato all’indietro invece che essere propositiva”. Parole che avevano scatenato altre critiche.

 

 

 

Boniek attacca: “Squadra senza gioco, vince solo con forza dei singoli”
Chi ha criticato il gioco della Juve è anche l’ex Zbgniew Boniek, attuale vicepresidente Uefa: “Si pensava a una squadra in ripresa, ma a mio avviso non è mai rinata — ha commentato dopo il k.o. col Milan — Gioca sempre nello stesso modo, mi dispiace dirlo perché dopo 9-10 anni un po' di flessione è comprensibile, ma la Juve di oggi va avanti solo grazie alla forza dei singoli, non ha un gioco, non ha un calcio studiato ed è anche colpa dell’allenatore". E ancora: “Se Vlahovic e Milik giocano bene, segnano e vincono, ma manca proprio il disegno di gioco. Ha vinto contro il Bologna e poi in Champions League ma appena ha trovato un avversario di spessore ha mostrato tutti i suoi limiti".