Lotta impari

Gianluca Vialli, "un miracolo": la verità tragica sul tumore

E' stato un miracolo, quello di Gianluca Vialli. E serviva un miracolo per uscirne. L'ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e Nazionale è morto a 58 anni a Londra, dov'era ricoverato da qualche settimana per sottoporsi a nuove cure per combattere la ricaduta del tumore al pancreas che gli era stato diagnosticato nel 2017. Subito dopo la notizia della tragica scomparsa, a Sky Tg24, emittente per cui Vialli è stato per anni tra i più apprezzati commentatori, hanno spiegato con grande commozione quanto fosse grave e aggressiva la forma di cancro che lo ha portato alla morte. "E' stato un miracolo che sia riuscito a vivere e combattere tanto a lungo". A conferma della straordinaria determinazione dell'uomo, che è riuscito a dare una lezione di vita e speranza a tutti senza mai far pesare la sua condizione. E lo stesso Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha spiegato: "Sono profondamente addolorato, ho sperato fino all'ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato".

 

 

 



Vialli è stato capo delegazione della Nazionale azzurra fino a poche ore prima l'ultimo ricovero. La foto-simbolo dell'abbraccio in lacrime con l'amico e ct Roberto Mancini, al centro del campo di Wembley, dopo il trionfo azzurro agli Europei del 2021, resterà il suo testamento spirituale. "Senza giri di parole - prosegue Gravina -: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane".

Tre settimane fa l'ex giocatore e allenatore aveva annunciato la necessità di sospendere temporaneamente i suoi impegni con la Nazionale per "utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia". "In sua memoria - annuncia un comunicato della Figc - sarà osservato un minuto di raccoglimento prima di tutte le gare in programma nel week end".