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Al-Khelaifi, il Psg non basta: "Cosa vogliono comprarsi i qatarioti"

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Un Nasser Al-Khelaifi scatenato. O meglio, Qatar scatenato. Il presidente del Paris Saint-Germain è infatti pronto a tentare una nuova rivoluzione nel calcio, la seconda dopo l'acquisto del club transalpino nel 2011, un affare che di fatto ha cambiato i connotati del pallone europeo. Infatti tramite il fondo d'investimento Qatar Sports Investments, i proprietari del Psg sarebbero pronti ad entrare anche in Premier League, acquisendo una quota di minoranza del Tottenham.

Il rumor viene rilanciato direttamente dall'Inghilterra, per la precisione dalla CBS Sports, che riferisce di un incontro a Londra tra il numero uno degli Spurs, Daniel Levy, e proprio Al Khelaifi. Un pranzo in cui si sarebbe parlato proprio dell'ingresso del fondo qatariota nel club inglese: il Qatar Sports Investments starebbe infatti pensando di allargare i propri investimenti nel calcio così come fatto dal City Football Group e da Red Bull, mirando ad un modello multiproprietà internazionale, così come spiega Fanpage.it.

Per inciso, i qatarioti del Psg detengono anche il 23% dello Sporting Braga; in Premier, se non dovesse andare in porto col Tottenham, si pensa anche a Liverpool e Manchester United. E in molti storcono il naso: non si tratta di conflitto di interessi? infatti le regole di integrità della Uefa stabiliscono che due o più club che partecipano a tornei Uefa non possono essere controllati - sia in modo diretto, sia in modo indiretto - dalla stessa entità o gestiti dalla stessa persona. Eppure un comma dell'articolo 5 permette un'operazione di questo tipo: si pensi a RedBird, fondo proprietario del Milan, che però ha in pancia anche l'11 di Fenway Sports Group, ossai i proprietari del Liverpool. Insomma, se l'affare andasse in porto non ci sarebbe conflitto d'interessi. Affare possibile, realizzabile. 

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