Le statistiche, i freddi numeri possono “esse fero o esse piuma”. Servono a descrivere una realtà, ma non rappresentano la verità assoluta perché sono anche fatti per essere smentiti. Alla luce di ciò starà al Napoli dare un significato alle statistiche degli ultimi dieci campionati: quasi sempre chi subisce un massimo di quattro sconfitte stagionali, poi vince lo scudetto. Ci sono delle eccezioni, legate però a vari fattori come continuità di risultati e scontri diretti.
Il Napoli è lanciassimo verso lo scudetto perché finora il suo ruolino di marcia è stato a livello di quello della miglior Juventus dell’ultimo decennio. La squadra di Spalletti ha vinto 15 partite su 18, perdendone solo una con l’Inter (bilanciata dalle vittorie con Milan e Juve), e ha messo tra sé e le rivali dei distacchi molto significativi. A differenziare questo Napoli dagli eterni rivali bianconeri è il modo in cui sta facendo maturare questi numeri: in ogni partita gli azzurri cercano di imporre il proprio giorno e il più delle volte ci riescono, tanto è vero che viaggiano a una media di quasi 3 gol a partita.
Tutto sembra quindi apparecchiato per uno scudetto che manca da oltre 30 anni: solo un clamoroso tracollo potrebbe consentire agli avversari di rientrare in corsa. Andando ad analizzare la classifica degli ultimi 10 campionati, emergono dei numeri che tendono a ripetersi nella lotta scudetto: ad esempio, tendenzialmente chi vince non perde più di 4 partite. L’anno scorso Milan e Inter hanno fatto registrare 4 sconfitte a testa e sono finite a un soffio di distanza: 86 a 84 a favore dei rossoneri, che hanno perso 3 volte nel girone d’andata e soltanto 1 in quello di ritorno (contro lo Spezia), vincendo tra l’altro gli scontri diretti con Napoli e Inter.
Nel 2020-21 l’Inter ha stravinto il campionato con 91 punti (+12) e sole 3 sconfitte. Nel 2019-20 c’è stata un’anomalia doppia, dato che c’è stato lo stop forzato a causa del Covid: l’Inter ha perso 4 volte, la Juve 7 eppure ha vinto lo scudetto con 1 punto di vantaggio (83 a 82). Questo perché i bianconeri di Sarri avevano dominato prima della “pausa” imposta dalla pandemia: alla ripresa hanno invece fatto tanta fatica, convinti di aver già vinto, e hanno perso 3 delle ultime 4 partite facendo venire un brivido ai propri tifosi. Andando ancora più a ritroso, dal 2012 al 2019 la “regola” delle 4 sconfitte la Juve l’ha fatta valere 4 volte su 7, mentre nelle altre 3 volte i ko sono stati 5 ma sempre ininfluenti perché quello “in più” è arrivato a giochi chiusi.