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Morto Ilario Castagner, addio a un mito: il mister se ne va a 82 anni

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Addio a un mito, a un'icona del calcio italiano: è infatti morto all'età di 82 anni Ilario Castagner. L'annuncio è stato dato sui social dal figlio Federico. "Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell'Ospedale 'Santa Maria della Misericordia' di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papá...", ha scritto.

Ilario Castagner ha legato la sua carriera a doppio filo al Perugia, di cui è stato prima giocatore e poi tecnico. Nel dettaglio è stato alla guida del Grifone in tre diverse occasioni, dal 1974 al 1980, dal 1993 al 1995 e nella parte finale della stagione 1998-99. In carriera è stato allenatore anche di Inter, Lazio e Milan, riportando quest'ultimo in massima serie nella stagione 1982-1983.

Nato a Vittorio Veneto (Treviso) nel 1940, aveva giocato con le maglie di Reggiana, Legnano, Perugia, Prato e Rimini diventando poi allenatore dell'Atalanta dove resto' dal 1969 al 1974 alla guida delle giovanili prima di andare ad allenare il Perugia del presidente Franco D'Attoma nel 1974 e realizzare con il club umbro il suo 'miracolo' sportivo: prima la promozione in Serie A e poi il secondo posto nel 1978-79 con una stagione senza sconfitte conclusa a soli tre punti dal Milan del decimo scudetto.

Luciano Moggi lo volle poi nel 1980 alla Lazio, in serie B, dove rimase due anni senza centrare la promozione, venendo esonerato nel 1982.Castagnervince il campionato e riprende i rossoneri nella massima serie. Non fu confermato e ando' ad allenare l'altra milanese, l'Inter, dove resto per due anni. Poi, sempre in serie A, divenne allenatore dell'Ascoli e, dopo tre anni, scese di categoria e alleno' Pescara e Pisa in B. Nel 1993 torno' al Perugia, poi in serie C e lo guido' alla promozione in B. Esonato l'anno successivo, torno' ancora alla guida del Perugia subentrando come quarto allenatore dopo Attilio Perotti (due volte) e Alberto Bigon e facendolo promuovere in serie A (dopo lo spareggio vinto ai rigori col Torino). L'anno seguente, pur contribuendo alla crescita del giovane fantasista giapponese Hidetoshi Nakata, entra presto nuovamente in rotta con Gaucci e rassegna le dimissioni dopo venti giornate, decidendo di chiudere definitivamente la carriera di allenatore. Torna nel club umbro dall'agosto 2005 all'ottobre 2006 quando ricopre la carica di direttore tecnico e presidente onorario del Perugia, club in fase di ricostruzione dopo il fallimento della gestione Gaucci, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. 

E' stato anche un apprezzato commentatore televisivo, attivita' iniziata nei primi anni '90 collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia. Nel 2018, in un'intervista, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. E' stato anche un apprezzato commentatore televisivo, attivita' iniziata nei primi anni '90 collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia. Nel 2018, in un'intervista, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. E' stato anche un apprezzato commentatore televisivo, attivita' iniziata nei primi anni '90 collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia. Nel 2018, in un'intervista,Castagner aveva spiegato la differenza tra calcio passato e moderno: "La piu' evidente e' la velocita' del gioco, che costringe i calciatori ad avere altrettanti fotogrammi veloci nella propria testa, per avere una visione globale dell'azione, ad intuire un attimo prima dell'esecuzione la giocata giusta".

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