Un momento drammatico per Marc Marquez: al Sachsenring, nella gara sprint del sabato, finisce fuori dalla top-ten. Ma soprattutto, nei due precedenti turni di qualifica, è caduto tre volte in 20 minuti. Poi lo sfogo, quel dito medio che sembrava rivolto alla Honda, dopo aver detto nei giorni scorsi di volere una moto competitiva e che, una volta scaduto il contratto nel 2024, potrebbe cercare altrove.
Ci ha provato, lo spagnolo: è sempre risalito in sella, nonostante i fantasmi e i guai fisici. E poi, a bocce ferme, si è sfogato: "Avevo l'adrenalina in corpo. Quando però sono arrivato nel mio ufficio e ho ripensato a tutto quello che avevo fatto per un settimo posto sullo schieramento, ho capito che qualcosa non andava". Per inciso, Marquez è caduto anche la domenica, prima della gara, nel warm up. Risultato? Niente gara.
Insomma, qualcosa si è rotto in lui e con la Honda. "Ho pensato solo ad arrivare al traguardo", ha aggiunto. Poi un'altra bordata: "Non vale la pena rischiare per così poco", ha sospirato Marc Marquez. Un durissimo atto d'accusa contro la Honda, una moto sulla quale, ora, non si sente più al sicuro.