L’Olimpia Milano vince il suo 30esimo scudetto, il secondo consecutivo, il quinto dell’era Armani battendo al Forum nella decisiva settima partita la Virtus Bologna per 67-55. Terza stella per l’Olimpia che chiude con il tricolore una stagione difficile per gli infortuni, con le delusioni delle sconfitte in Superacoppa, in Coppa Italia e in Eurolega dove ha mancato i playoff, ma c’entra quello che era il vero obiettivo stagionale.
Partita a senso unico Gara 7, con Milano sempre in vantaggio dalla prima azione, con uno strappo iniziale firmato da dieci punti da Datome che lancia l’Olimpia sul 21-6 con una Virtus che tira con percentuali inguardabili da fuori. Un saluto di Teodosic, unico lampo in un’ennesima serata no del serbo, evita alla Segafredo di affondare anticipatamente ma l’Emporio Armani allunga fino al 25-9. L’attacco bolognese è bloccato con un Belinelli che non trova mai il canestro: sono i lunghi a tenere in partita Bologna, insieme ad un Hackett mai domo che ricuce qualcosa prima dell’intervallo sul 38-29.
Terzo periodo con difese asfissianti, l’Olimpia fatica a segnare mettendo 10 punti ma tenendo Bologna solo a cinque, aumentando il vantaggio sul 48-34 all’ultimo giro di boa grazie ad una bomba di Ricci. Ultimo periodo con Milano a gestire un margine di una dozzina di punti e nel momento in cui la Virtus torna a meno nove sono cinque punti consecutivi di Napier a lanciare i biancorossi sul 53-39 a sei minuti dalla fine. Finale senza storia con Milano che controlla agevolmente e chiude la serie sul 4-3 con e di per 67-55. Terza stella per Milano, mentre Bologna esce con l’onore delle armi per aver tenuto la serie in parità fino a gara 6 sul 3-3.