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Inter, Atalanta triturata: poker e +12 sulla Juve, se questo non è scudetto...

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Travolta anche la Dea. E ora per l'Inter la fuga per la vittoria appare ormai completata. La squadra di Inzaghi non conosce ostacoli. A San Siro piega l'Atalanta per 4-0, fa suo con autorità anche quello che aveva tutte le caratteristiche di un match point e portandosi a +12 dalla Juventus può davvero ritenersi ad un passo dalla sua seconda stella. Una rete di Darmian dopo una splendida azione corale in verticale, un gol capolavoro di Lautaro che si issa a 102 gol in serie A, la firma nella ripresa di Dimarco e quella di Frattesi (uscito subuito dopo il gol dal campo per un problema muscolare) lanciano in orbita i nerazzurri. Solo loro possono privarsi, con una operazione karahiri, privarsi di un titolo che hanno praticamente sul petto

Serviva l'ennesima prova di forza per consolidare definitivamente una leadership assoluta e non c'è stato scampo per una Atalanta che dopo un avvio di gara convincente e finita nella rete dell'Inter, fatta di schemi in verticale, velocità di manovra, intensità di ritmo con una varietà di soluzioni tattiche inesauribili. La Dea che sognava l'aggancio al quarto posto deve rimandare le seu ambizioni, lasciando tutta la scena ad una squadra a tratti perfetta, che può ora allentare un minimo la sua corsa e concentrarsi anche sulla Champions, obiettivo che sembra davvero più che mai alla sua portata per il gioco espresso e la qualità dei suoi gioielli.

L'Inter porta a 8 le gare vinte consecutive in casa nel 2024, e 4 le partite di fila segnando almeno 4 volte in Serie A. Era accaduto solo nel 1930.

Nell'Inter c'è Arnautovic in coppia con Lautaro, Asllani in mediana al posto dell'infortunato Calhanoglu. Dall'altra parte, Gasperini risponde con la formazione tipo con De Ketelaere unica punta supportato da Miranchuk e Koopmeiners sulla trequarti.

Le due squadre vanno subito a caccia del difetto avversario, i nerazzurri cercano con insistenza la giocata incisiva in verticale per sorprendere la difesa mentre i bergamaschi, ben posizionati in campo, gioca compatta, in pressing aspettando lo spazio giusto. La gara si fa dunque subito vivace e al 13' la Dea va in rete con De Ketelaere che sfrutta un assist di Miranchuk viziato però da un tocco di mano rilevato dal Var. Pochi minuti dopo è l'Inter ad andare in rete con Barella abile a saltare con tecnica Carnesecchi in uscita ma la sua posizione è in fuorigioco.

Il tema tattico della squadra di Inzaghi non cambia, e lentamente la manovra dei nerazzurri prende sempre più il sopravvento con una serie di filtranti velenosi che mettono in costante difficolta la retroguardia bergamasca. I tentativi di rompere la linee al centro si fanno insistenti e al 26' l'Inter trova il modo di sbloccare la sfida con una delle sue classiche manovre: assist rasoterra perfetto di Lautaro per Mkhitaruyan, Canesecchi esce sulla linea dell'area, l'armeno tocca quel tanto che basta per far rimbalzare il pallone sui piedi di Darmian che apre il piatto e porta in vantaggio i nerazzurri.

La Dea fatica a ritrovare le misure e la squadra di Inzaghi ha subito la chance del raddoppio ancora con Darmian, il cui tiro stavolta è respinto da Carnesecchi con un ottimo intervento- la gara prosegue con diversi cambi di fronte ma farsi davvero pericolosa è sempre l'Inter che allo scadere allunga le distanze con un colpo di prestigio di Lautaro. L'azione parte dai piedi di Pavard, l'argentino controlla dal limite dell'area, sembra perdere il controllo della sfera ma riesce e coordinarsi e con il suo piede debole fa centro con un tiro a giro a fil di palo. Lo stesso Lautaro si esalta e si stupisce per il gran gol e va sotto la curva facendo l'inchino ai suoi tifosi . E' un'Inter irraggiungibile, per concretezza, compattezza e bellezza.

Nella ripresa l'Atalanta cerca di darsi una immediata scossa ma è sempre l'Inter a farsi pericolosa e al 53' chiude di fatto il match con Dimarco. L'esterno nerazzurro è il più lesto a spingere in rete il pallone respinto da Carnesecchi, abile a ipnotizzare Lautaro dal dischetto per un penalty fischiato dopo il consulto del Var per un fallo di mano di Hateboer su cross di Dumfries. Per la Dea è notte fonda. L'Inter gioca di rimessa continuando a mettere in difficoltà un avversario che cerca in ogni modi di riportarsi sotto nel punteggio.

Ma senza trovare sbocchi, Anzi, è l'Inter a fare ancora centro con Frattesi. Appena entrato al posto di Mkhitaryan, l'ex del Sassuolo, di testa anticipa tutti su una punizione di Sanchez. Nel far gol si infortuna (problema muscolare) ed esce subito dal campo. Unico neo in una serata nerazzurra perfetta.

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