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Razzismo, Acerbi rompe il silenzio: "Frasi mai uscite dalla mia bocca"

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"Frasi razziste dalla mia bocca non sono mai uscite". Questa è la versione ufficiale di Francesco Acerbi. Il giocatore dell'Inter, rientrato da Coverciano dopo l'esclusione dalla Nazionale, ha commentato con i cronisti che lo attendevano in stazione i fatti di Inter-Napoli. Al difensore viene imputata una frase razzista nei confronti di Juan Jesus, difensore del Napoli che ha protestato duramente con l'arbitro durante il match. Al termine della gara, in mix zone, il centrale brasiliano ha poi derubricato tutto a cosa di campo, ma il suo labiale mentre discute con l'arbitro sembra chiaro.

Scoppiato il caso, Spalletti e la Figc hanno deciso di rispedire a casa Acerbi e di non farlo partecipare alla spedizione azzurra negli Usa in attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso. Acerbi si è però difeso dalle accuse con i giornalisti: "È l'unica cosa che posso dire. Io so che non ho mai detto frasi razziste, Sono 20 anni che gioco a calcio e so quello che dico. Sono tranquillo. Juan Jesus non l'ho sentito, posso sicuramente dire che dalla mia bocca certe cose non sono uscite. Scuse? Secondo me ha capito anche male. Sul tema del razzismo spero che la lotta vada avanti in ogni parte del mondo. In campo succedono tante cose, è normale giocando a calcio che si possano dire certe cose. Ma quando si fischia ci si dà la mano e tutto torna come prima". Sulla decisione del ct di non farlo partecipare alle due amichevoli, il difensore dell'Inter si è detto dispiaciuto: "Mi dispiace lasciare la Nazionale, ma è giusto così. Cosa mi ha detto Spalletti? Sono cose nostre. Se ora incontrerò la società? No, vado da mia figlia".

 

 

Proprio Luciano Spalletti è intervenuto sul caso nella conferenza stampa di oggi, lunedì 18 marzo, spiegando la situazione in casa Italia: "È un dispiacere enorme prendere decisioni per questi episodi qui. Ma bisogna stare attenti, anche quando lo denunciamo un episodio del genere. Abbiamo visto Francesco in difficoltà, ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, abbiamo delle responsabilità. Per quello che mi ha detto Acerbi, non è un episodio di razzismo". A quanti poi gli hanno chiesto se avesse parlato anche con Juan Jesus, suo ex giocatore quando allenava a Napoli, il tecnico ha tagliato corto: "Non risponde, ha il telefono spento".

 

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