"Tutta l’Italia sogna una finale così". Lorenzo musetti non si nasconde. Il carrarese, entrato da poco nella top 10, si auspica una finale tra lui e Jannik Sinner. Forse la prospettiva migliore per il Foro italico e per il nostro tennis. "È bello rivederlo: resta il punto di riferimento per tutti, e una motivazione in più per fare bene. In questi mesi ha potuto godersi anche altre cose della vita, gli avrà fatto bene. Sarà addirittura più forte?", ha detto parlando dell'altoatesino.
Musetti, in un'intervista rilasciata a Repubblica, ha spiegato che la terra è la sua superficie: "È la superficie in cui riesco a esprimere al meglio il mio bagaglio tecnico. Sono a mio agio tatticamente, nella lucidità delle giocate".
Altro aspetto non indifferente: il carrarese ha ritrovato l'equilibrio psicofisico: "È successo dopo che all’inizio della passata stagione le cose non andavano per il verso giusto: così ho deciso di iscrivermi a dei tornei minori, dei Challenger, a Cagliari e Torino, perdendo in entrambi i casi. Avere 'abbassato il livello' — se mi consentite il termine —, sporcarmi le mani mettendomi in una situazione difficile, mi ha permesso di riprendere il gioco in mano. Ho fatto un salto di qualità, in consistenza e continuità: basta, con gli alti e bassi. Subire delle belle lezioni a volte è salutare: come le 'sveglie' che ho preso 5 anni fa, quando mi ero affacciato al mondo dei professionisti".