Inter-Barcellona è anche la sfida di Yann Sommer, che con due parate mostruose martedì ha salvato il risultato. Il portiere svizzero ha chiuso la gara di Champions del Meazza con sette parate, nove lanci positivi e 61 palloni toccati nel suo ruolo alternativo di regista arretrato (solo Bastoni con 64 ha fatto meglio).
A partita finita, mentre Sommer parlava in tv col premio di migliore in campo in mano, Barella gli si è avvicinato e gli ha dato tre baci sulla fronte, poi ha commentato un suo post sui social con due parole: "Ti amo”. Sotto la Curva Nord, il portiere si trovava dietro, quasi per timidezza, Lautaro lo ha preso di peso e lo ha messo davanti a tutti, spingendolo sotto i tifosi.
E pensare che Sommer era sempre passato in sordina nella sua carriera. Quasi tutta passata al Borussia Mönchengladbach, prima di avere la prima opportunità importante al Bayern Monaco, quando Neuer si è infortunato sciando.
Non ha lasciato un grande ricordo, prima dell’Inter, che aveva appena venduto Onana per 52 milioni al Manchester United. Quando è sbarcato a Milano, acquistato da Marotta per 5 milioni, riecco le solite voci: non è male, ma Onana era un’altra cosa. Poi Sommer ha scalato la classifica dei consensi, prendendone sempre di più, nel frattempo, in Nazionale svizzera, ipnotizzato Jorginho nella doppia sfida che ha estromesso gli azzurri dall’accesso diretto ai Mondiali del 2022. E invece.
Tra i segreti del portiere il mangiare non troppa carne, dato che si sta avvicinando al mondo vegano, e da tempo ha sostituito il caffè con il tè matcha. Dopo la partita contro il Barcellona, nella pancia di San Siro, i giornalisti svizzeri lo hanno circondato, estasiati. È la rivincita di Yann.