Il solito Renzo Furlan, sempre diretto quando si parla degli italiani del tennis. L’ex tecnico di Jasmine Paolini ha detto la sua dopo la vittoria di Jannik Sinner contro l’olandese De Jong e del ritiro di Matteo Berrettini contro Casper Ruud: "Jannik ha mostrato una crescita costante. Non era facile, il caldo ha sicuramente influito ma lui ha chiuso brillantemente il primo set nonostante il passaggio a vuoto tra il 4-1 e il 4-4 — ha detto ai microfoni di Sky Sport Tennis — Cerundolo è un avversario molto più difficile che però Jannik conosce molto bene. L'argentino ha un dritto devastante e sulla terra è un portento, tra l’altro sta attraversando un momento di forma incredibile. Però Sinner cresce e la reazione dopo le difficoltà del primo set mi fanno capire che sta tornando quello che tutti conoscevamo. Non è ancora perfetto ed è normale che sia così”.
E ancora: “Se Sinner giocherà con un clima più secco e condizioni migliori, metterà in mostra il suo tennis migliore. Però lui non penso che terrà conto delle condizioni meteo. Mi aspetto uno Jannik molto preparato, tenendo sempre presente che viene da tre mesi di stop. Questa cosa non ce la dimentichiamo mai. Il calo nel primo set? Non penso che sarà felice di quello che è accaduto in quel frangente. L’allenamento a fine partita sul Centrale è servito a togliere un po’ di tensione".
Diverso invece è il discorso per Berrettini. Furlan prova a essere il più sincero possibile: "Si possono fare tantissimi discorsi su Matteo — ha concluso — La verità è che lui si sentiva bene e desiderava ardentemente di giocare qui, nella sua città, davanti alla sua gente. Lui voleva competete davanti al suo pubblico e le prime indicazioni viste con Fearnley erano ottime. Poi non so cosa sia successo ma qualcosa si è rovinato. Colpa del doppio giocato con il fratello? Una partita di un’ora e mezza non può influire più di tanto sul fisico. Purtroppo ha un problema più serio che si manifesta ogni tanto e che lui fa fatica a risolverlo. Mi dispiace molto per lui”.