Il primo passo è stato fatto. Il Milan ha scelto Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Ora tocca fare il secondo - la scelta dell'allenatore -, subito dopo, anche il terzo, il quarto e così via. Tutto porta a un clamoroso ritorno di Massimiliano Allegri a Milanello. Il tecnico livornese, dopo un anno sabbatico, è pronto a guidare ancora una volta il Diavolo dopo la prima parentesi che lo aveva lanciato nell'olimpo degli allenatori italiani più quotati. Il suo profilo corrisponde a quello cercato dalla dirigenza rossonera: un allenatore-manager, con un discreto palmares.
Dopo la scelta dell'allenatore, il Milan dovrà effettuare delle scelte difficili in termini di organico. A cominciare dal suo portiere: Mike Maignan. Il francese è reduce da una stagione tra alti e bassi. Come riporta Repubblica, il rinnovo del giocatore è fermo da mesi. E, al momento delle firme, è stato congelato dalla società. Così il portierone si è spazientito. E ha addirittura accarezzato l'ipotesi di fermarsi a Milano ancora un anno per poi liberarsi a parametro zero. Circostanza mal vista dal club, che in questo modo vedrebbe sfumare una allettante plusvalenza.
Non solo Maignan. In partenza ci sono anche Theo Hernandez e Reijnders. Il primo, come il suo connazionale, ha il contratto in scadenza. Mentre per il secondo, forse il migliore della passata stagione, c'è l'interesse concreto del Manchester City che ha pronta un'offerta da almeno 60 milioni per acquistarsi le sue prestazioni. Allegri è al corrente di tutto, anzi in questa stagione non si è perso una partita del Diavolo, come se aspettasse una chiamata.