Quando l’arbitro rumeno Istvan Kovacs ha fischiato la fine del primo tempo della finale di Champions League tra Inter e PSG, qualcuno potrebbe aver ricordato la rimonta di Liverpool contro il Milan a Istanbul nel 2005. Allora i gol da recuperare erano tre, a Monaco “solo” due, ma il copione non è cambiato: il secondo tempo ha visto l’Inter subire una lezione ancora più dura, culminata in un 5-0 storico, un risultato inedito nel calcio.
Simone Inzaghi e i veterani nerazzurri hanno tentato di tutto nell’intervallo per ribaltare una partita che sembrava già decisa a favore del PSG. Denzel Dumfries, unico a scusarsi con i tifosi per la prestazione disastrosa, ha raccontato il clima nello spogliatoio della Fußball Arena: “È stato molto difficile. Abbiamo provato a motivarci per giocare meglio, ma il loro 3-0 ha chiuso tutto. È una giornata nera, dobbiamo accettarlo”.
Il terzo gol di Doué al 63’ ha spento ogni speranza, con l’Inter incapace di reagire. Da lì, il PSG ha dilagato con Kvaratskhelia e il giovane Mayulu, mentre il mancato recupero ha sigillato la disfatta nerazzurra. Inzaghi non ha trovato soluzioni, e la scelta di non schierare Frattesi, nonostante le sue qualità offensive (7 gol in 47 presenze stagionali), ha sorpreso. Dopo il match, il confronto tra il tecnico e il centrocampista romano è stato teso: “Perché non mi hai fatto entrare?”, ha chiesto Frattesi, secondo la ‘Gazzetta dello Sport’. La frattura tra i due sembra insanabile, e uno di loro potrebbe presto lasciare l’Inter.