La nuova Nazionale di Gennaro Gattuso punta sui giovani. Il nome che accende le speranze, secondo La Stampa, per ridare solidità al reparto arretrato è quello di Leoni, il giovane centrale del Parma, già al centro di un acceso duello di mercato tra Milan e Inter. Ringhio lo osserva perché vuole cancellare una volta per tutte quelle amnesie difensive che hanno condannato gli azzurri in diverse partite passate. Il nuovo commissario tecnico non vuole più vedere una Nazionale fragile sulle palle inattive e sulle situazioni aeree, e Leoni, con la sua fisicità e il senso della posizione, può dare un contributo importante.
Accanto a Bastoni e Buongiorno, probabili titolari nel debutto del 5 settembre contro l’Estonia a Bergamo, Leoni potrebbe rappresentare quell’innesto giovane e motivato capace di dare nuova linfa a una difesa che dovrà essere il punto di partenza per il cammino verso il Mondiale 2026. Con l’aiuto di Bonucci nello staff tecnico, Gattuso studia soluzioni che non stravolgano ruoli e metodi, puntando sull’affidabilità e sulla capacità di lettura delle situazioni più delicate.
In mezzo al campo, invece, Tonali e Barella avranno i riflettori puntati addosso. Avanza la candidatura a uno spazio di rilievo il granata Cesare Casadei, mentre Rolando Mandragora è in rampa di lancio per fisicità e tecnica, Rovella e Ricci si divideranno la regia. Intanto l’allenatore ha aperto il casting per l'incrocio con l'Estonia a Bergamo il 5 settembre, studiando soprattutto le ali. Un nome è quello di Riccardo Orsolini, poi Mattia Zaccagni e Matteo Politano. Un candidato è anche Federico Chiesa, atteso dalla stagione del riscatto e dato in partenza da Liverpool per ricaricare il livello di autostima: l'ex bianconero piace al Napoli, è corteggiato dal Betis Siviglia ed è, inevitabilmente, seguito da Gattuso. Attesa anche per Domenico Berardi, di nuovo in serie A con il Sassuolo.