"Qui non c'è tutto il team al completo, c'è una parte che sicuramente manca, ma mi sento bene, quindi vediamo come va". Lo aveva detto sabato, Jannik Sinner, nel corso della conferenza stampa a Londra in cui avrebbe dovuto spiegare i motivi dell'allontanamento di Marco Panichi e Ulises Badio. In realtà, il numero 1 del tennis mondiale non ha sciolto granché riguardo al mistero dell'addio al preparatore atletico e al fisioterapista, ma quella "parte che manca" sta cercando di colmarla in fretta per essere al top anche a Wimbledon.
Così, insieme ai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill e all'osteopata Andrea Cipolla, in vista del debutto di martedì nel derby azzurro contro Luca Nardi Jannik è stato raggiunto in Inghilterra dal dottor Roberto Ceccarelli, 65 anni, considerato un luminare della medicina dello sport, soprattutto per quanto riguarda la preparazione mentale degli atleti.
Il medico toscano è il fondatore di Formula Medicine ed è stato un pioniere del ramo fin dal 1989, quando entrò nel mondo della Formula 1 dalla porta principale, collaborando con Ayrton Senna e poi con campioni del volante come Fernando Alonso e Max Verstappen. Gente abituata a pensare e fare nel giro di pochi decimi di secondo e sempre sotto massima pressione per due ore filate. Uno sport, quello motoristico, che ha insospettabili punti in comune con il tennis soprattutto dal punto di vista della concentrazione e del rendimento sotto stress.
Ceccarelli non è comunque una novità per l'altoatesino, che lo ha voluto con sé già nel 2020 quando poco più che maggiorenne si allenava ancora con Riccardo Piatti a Bordighera. Solitamente il professore e il suo illustre paziente si confrontavano "da remoto" ma secondo la Gazzetta dello Sport questa volta Ceccarelli ha voluto vedere di persona Sinner. Anche questo, in qualche modo, sembra essere un segnale di quanto la situazione sia particolare e delicata.