Il pesarese Luca Nardi è stato liquidato in tre set sul Centrale, martedì. Jannik Sinner è partito bene nel torneo di Wimbledon, in attesa di affrontare Aleksandar Vukic, numero 93 del mondo, già battuto dall’altoatesino in due occasioni sul cemento. Un test sulla carta abbordabile, ma Wimbledon insegna a non fidarsi mai troppo. Basti vedere come gente tipo Zverev, Bublik e Musetti siano usciti. ”Una gara, quella di Sinner, “che mi ha lasciato buone sensazioni, ora dovrò aumentare il mio ritmo".
Nell’intervista che il 23enne ha rilasciato a Sky, poi, ha poi parlato del confronto Alcaraz-Fognini: "Fabio ha un talento incredibile e sicuramente ha tutto per continuare ad alti livelli, ma anche che la famiglia è importante, anzi è la cosa più importante — le sue parole — È una questione personale e dovrà decidere lui cosa fare. Quella contro Carlos è stata una partita bellissima. Fognini ha ancora tanto nel suo corpo, altrimenti non giochi cinque set così, a quei livelli, con un giocatore come Carlos. È stata una sfida pazzesca”.
La ferita di Parigi, con la finale persa al Roland Garros, è invece ancora fresca: “Se ci penso? Può capitare, ma non mi spacco la testa”, spiega Jannik, che ha intensificato gli allenamenti sul servizio nelle ultime settimane. Mentre per lui la battuta non è solo potenza, ma anche una questione mentale, di variazioni e fiducia: “Solo adesso sto capendo che cambiare rotazioni può fare la differenza”. Intanto Sinner guarda avanti, determinato e con la consapevolezza di potersi ritagliare un pezzo di storia: “Quando entro in campo, lavoro. Io scorciatoie non ne conosco”.