Max a “casa” dopo 11 anni

Sono le 8:07 quando Massimiliano Allegri varcai cancelli di Milanello. Il raduno è fissato per lunedì, ma lo staff ha iniziato ieri a organizzare tutto quanto
di Renato Bazzinisabato 5 luglio 2025
Max a “casa” dopo 11 anni
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Sono le 8:07 quando Massimiliano Allegri varcai cancelli di Milanello. Il raduno è fissato per lunedì, ma lo staff ha iniziato ieri a organizzare tutto quanto. Sono passati 11 anni dall’ultima volta in cui Max metteva piede nel centro sportivo rossonero, undici anni in cui Allegri ha vinto e perso solo ed esclusivamente con la Juventus, segnale inequivocabile di un uomo a cui piace sguazzare in habitat conosciuti. Il Milan lo è, anche se è tutto nuovo e, soprattutto, tutto da rifare.

Le prime scelte forti si sono viste già dall’elenco convocati per il raduno di lunedì. Non risultano Theo Hernandez, Bennacer e Adli, nonostante le cessioni non siano ancora state sbloccate. La minaccia è la retrocessione in Milan Futuro se non dovessero trovare soluzioni. Scelte nette, d’altronde gli esuberi in rosa sono tanti, troppi per non dare qualche alibi a Tare che sta aspettando la risposta dal Bruges circa l’offerta da ben 32 milioni più 3 di bonus per Jashari.

Oltre ai tre citati, bisognerà piazzare Vasquez, Pobega, Emerson Royal, Okafor, Chukwueze e Musah, tutti identificati come inutili alla causa. Sono 7-8 calciatori, praticamente un terzo della rosa che vorrebbe Allegri, tanto per quantificare il disastro tecnico lasciato dalla dirigenza priva di un direttore sportivo. Il tecnico ne parlerà lunedì durante la presentazione ufficiale, tra un allenamento e l’altro. Doppie sedute come una volta e pasti di squadra: niente di nuovo ma di certo un ritorno alle vecchie abitudini italiane. Fino al 19 luglio il Milan si allenerà a Milanello. Poi partirà un giro in Asia e Australia. Sarà l’unica big a concedersi una tournée vecchio stampo, vuoi perché ha potuto iniziare prima, vuoi perché qualche milione fa comodo dato che mancheranno i guadagni delle coppe europee.