Un addio un po' mesto e decisamente al veleno quello di Theo Hernandez al Milan. Il terzino francese, in rossonero dal 2019, lascia ufficialmente il Diavolo per approdare in Arabia, all'Al Hilal di Simone Inzaghi, e affida ai social il suo saluto ai tifosi. Molto affettuoso, senza riferimenti particolari o astiosi alle feroci contestazioni subite anche dai supporter milanisti specialmente negli ultimi 2 anni, a fronte di un rendimento in campo crollato e di atteggiamenti obiettivamente criticabili, come la rivolta plateale contro Paulo Fonseca durante il famigerato cooling break contro la Lazio, all'inizio della scorsa stagione.
A colpire, però, sono le parole non lusinghiere che Hernandez rivolte all'attuale società, chiamando pesantemente in causa il patron di RedBird Gerry Cardinale e l'ad Giorgio Furlani. Evidentemente, nemmeno il colpo di spugna tecnico con l'arrivo di Max Allegri in panchina e Igli Tare come direttore sportivo lo ha convinto a restare per un altro anno, quello che lo separava dalla fine del contratto. Ad aggiungere pepe, il fatto che tra i commenti al messaggio di Theo spicchi quello di Paolo Maldini, letteralmente epurato da Cardinale. Una scelta, risalente al giugno del 2023, che secondo molti ha fatto precipitare nel caos il progetto tecnico milanista.
"Dopo sei anni in questo club, è arrivato il momento di dire addio", esordisce Hernandez, postando foto e video che ne ripercorrono la carriera in rossonero. "Sono arrivato al Milan nel 2019 con sogni, voglia e l'entusiasmo di indossare una maglia ricca di storia - scrive sui social -. Oggi me ne vado dopo aver vissuto momenti indimenticabili, come la vittoria della Serie A e della Supercoppa Italiana, e soprattutto dopo aver condiviso lo spogliatoio con persone straordinarie. Grazie di cuore ai miei compagni, a ogni allenatore che ha creduto in me, e in particolare a Paolo Maldini, per la sua vicinanza, visione e leadership. E grazie alla tifoseria rossonera, che è sempre stata presente, nei momenti belli e in quelli difficili. Sentire il vostro sostegno è stato un privilegio che non dimenticherò mai e che porterò per sempre nel cuore".
Quindi il passaggio polemico: "La mia decisione di andarmene non è stata facile. Ho sempre saputo dove volevo stare e il Milan è sempre stata la mia priorità. Ma, purtroppo, non tutto dipende da una sola persona. La direzione che ha preso il club e alcune decisioni recenti non rispecchiano i valori né l'ambizione che mi hanno portato qui. È il momento di chiudere un capitolo e iniziarne un altro, diverso, ma altrettanto importante per me. Me ne vado a testa alta, perché ho sempre dato tutto per questo club, impegnandomi al massimo e condividendo gli stessi sogni di questa tifoseria. Me ne vado con il cuore pieno e con la speranza che molto presto il Milan torni al posto che merita. Milano sarà sempre parte di me. Forza Milan sempre". La risposta di Maldini è affettuosa e significativa: "Grande Theo, ci mancherai. Ti voglio bene". E si aggiunge ai "like" e ai saluti di tanti compagni di squadra presenti e passati, da Tammy Abraham ad Alessandro Florenzi, dall'ex capitano Davide Calabria all'amico Rafa Leao, Pulisic, Mike Maignan che con Hernandez ha condiviso anche parecchie tribolazioni sul rinnovo di contratto. Lui però, almeno per il momento, resterà al Milan.