Un dominio che sembra non conoscere ostacoli. Jannik Sinner, 23 anni, e Carlos Alcaraz, 22, stanno dettando legge nel tennis mondiale e anche tra gli addetti ai lavori cresce la convinzione che fermarli sarà durissimo. Nick Kyrgios, 30 anni, ha affrontato l’argomento in un’intervista a TNT Sports, dopo essere comparso nella entry list degli US Open grazie al ranking protetto.
Secondo l’australiano, che ha tanto criticato Sinner sul caso Clostebol, la concorrenza fatica a reggere il passo. Alexander Zverev, ad esempio, ha rivendicato di poter competere con loro, ma per Kyrgios “non è ancora al livello necessario”. C’è però un nome che lo intriga: Taylor Fritz. “Forse Fritz può farcela. È l’unico che riesce a creare un po’ di pressione”, ha detto. I numeri però raccontano un’altra storia: Alcaraz conduce 3-0 nei precedenti contro l’americano, Sinner 4-1. Eppure, Kyrgios ha ricordato che in semifinale a Wimbledon Alcaraz ha dovuto giocare un match straordinario per piegarlo. Il finalista di Wimbledon 2022 ha citato anche Ben Shelton, altro talento a stelle e strisce, ma ridimensionato da Sinner ai quarti di Londra: “A ventidue anni non sei più un ragazzino. Oggi questi vincono Slam a quell’età”.
Tra le possibili sorprese, Kyrgios ha inserito Jack Draper: “Ha qualità enormi, è un mancino strepitoso e un atleta vero. Forse sull’erba non è ancora del tutto a suo agio, ma può arrivare lontano”. Infine, lo sguardo al futuro: “Joao Fonseca è giovanissimo ma ha un potenziale enorme, e Holger Rune mi ha sorpreso in negativo, mi aspettavo molto di più”. Anche per Kyrgios, insomma, l’era Sinner-Alcaraz è appena iniziata, ma i pretendenti non mancano.