In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Carlos Alcaraz ha parlato a cuore aperto della sua stagione, della rivalità con Jannik Sinner e del modo in cui gestisce la pressione. Lo spagnolo, reduce dalla finale persa a Wimbledon, si è mostrato sereno e motivato all’evento di presentazione di un nuovo sponsor a Madrid, confermando che il suo obiettivo resta ben definito: tornare numero uno del mondo. "Sono pronto — le sue parole —. Il mio primo obiettivo è riprendermi la prima posizione del ranking. Ho meno punti da difendere rispetto a Jannik e darò il massimo nei prossimi tornei per conquistare il maggior bottino possibile".
Alcaraz ha raccontato anche il momento più intenso della finale: "A un certo punto mi sono girato verso il mio box e ho detto che da fondocampo Sinner era meglio di me — ha ricordato —. È quello che pensavo davvero in quel momento. Jannik è stato straordinario. Io ho dato quello che potevo e sono comunque contento del percorso fatto".
Sulla rivalità con il campione italiano ha spiegato: "È una grande cosa per il nostro sport, perché invoglia le persone a guardare il tennis e a praticarlo — aggiunge —. Ogni volta che ci affrontiamo ci spingiamo oltre i nostri limiti. E sono sicuro che resteremo amici, anche se saremo sempre rivali. Ho grande rispetto per lui, è una bella persona”. Sul piano mentale, Carlos ha sottolineato quanto sia fondamentale un approccio leggero: "Per me il tennis è un gioco, è il sogno che avevo da bambino — dice ancora —. Non lo vivo come un lavoro e questo mi aiuta a gestire la pressione. Lavoro con una mental coach da cinque anni e sento davvero la differenza. Mi aiuta a gestire i pensieri negativi e lo stress della partita”.
E ancora: "C’è stato un periodo in cui mi lasciavo davvero influenzare dalle critiche, e quello è stato un momento molto difficile — racconta —. Quindi adesso cerco di non dare troppo peso a certe parole che vengono dette. In questi anni, poi, ho capito che conta ogni piccolo passo e che si può trarre insegnamento anche dalle sconfitte. Non è necessario essere fenomeni ogni giorno, l’importante è essere costanti e sforzarsi di migliorare. Sempre".
Infine, sulle critiche ricevute in Spagna dopo Wimbledon ha dichiarato: "Cerco di non pensarci troppo. In passato mi lasciavo influenzare, ma ho imparato che conta ogni piccolo passo e che si può trarre insegnamento anche dalle sconfitte”, conclude Alcaraz.