No, Nick Kyrgios non molla. E torna a schizzare fango contro Jannik Sinner. L'ultimo pretesto? La decisione del numero 1 al mondo di reinserire Umberto Ferrara nel proprio staff tecnico. Il preparatore atletico, allontanato dieci mesi fa dopo il caso-Clostebol – che ha portato alla sospensione per tre mesi del ragazzo di San Candido – è tornato nel team dell’azzurro. Una mossa che ha offerto al tennista australiano, ora sceso alla 640esima posizione del ranking ATP dopo essere stato finalista a Wimbledon nel 2022, l’occasione per tornare ad attaccare pubblicamente Sinner. "Ha ripreso lo stesso dottore. Siamo stati presi in giro signore e signori", ha scritto su X. Dunque l'australiano ha aggiunto aggiungendo una serie di emoji ironiche, per poi rincarare: "Non è uno scherzo".
E pensare che solo poche settimane fa, all’inizio di luglio, Kyrgios aveva sorpreso pubblico ed addetti ai lavori spendendosi nell'elogio della serietà professionale di Sinner, arrivando a dire che fosse superiore a quella di Carlos Alcaraz. Un’uscita che aveva anticipato la vittoria del tennista italiano a Wimbledon.
Tuttavia, il reintegro di Ferrara ha riacceso la scintilla dell'ossessione dell'australiano, il quale ha rilanciato le insinuazioni che già in passato aveva avanzato - a ripetizione - sulla vicenda Clostebol. Già, non è certo la prima volta che Kyrgios lancia frecciate a Sinner, e probabilmente non sarà l’ultima. Dopo il trionfo londinese dell’azzurro, si era limitato a un commento con un asterisco: un chiaro riferimento a vittorie “macchiate” o controverse. D'altronde, a Nick Kyrgios restano solo i social e la gazzarra: il suo recente ritorno in campo a Washington è durato meno di un'ora, umiliato nel doppio (dopo aver dato forfait nel singolare).