Beccato di nuovo. Galeotto fu il gelato per Jannik Sinner, che si è concesso una dolcissima distrazione nel bel mezzo della preparazione per gli Us Open, l'ultimo slam dell'anno ad agosto. A Flushing Meadows il numero 1 del tennis mondiale ci arriverà ancora una volta da favorito numero 1, da difensore del titolo in carica e reduce dal trionfo storico a Wimbledon.
Il cemento è la sua superficie preferita, e contando gli enormi progressi già fatti su terra (finali raggiunte agli Internazionali di Roma e al Roland Garros, anche se perse entrambe contro il drago del rosso Carlos Alcaraz) e sull'erba, è facile capire perché l'uomo da battere sarà la Volpe di San Candido.
Un anno fa, a tifare per lui a New York con tanto di (impacciatissimo) bacio in tribuna c'era Anna Kalinskaya, la tennista russa ai tempi sua fidanzata. Ancora per poco, visto che in autunno è poi avvenuta la chiacchieratissima rottura. Chi c'è ora nel cuore di Jannik? I paparazzi sono sicuri: Laila Hasanovic.
La bellissima modella danese, già pizzicata in passato con Sinner a Copenaghen ("Solo per una pubblicità", diceva Jannik) e a Montecarlo, è la ragazza con cui l'italiano ha preso un gelato dopo l'allenamento con Matteo Berrettini e la partita a calcio tennis in compagnia del romano, del coach Simone Vagnozzi e del preparatore atletico Umberto Ferrara. L'uomo del caso Clostebol, richiamato nello staff in fretta e furia dopo il siluramento di Panichi e Badio (che lo avevano sostituito proprio alla vigilia degli Us Open 2024, quando scoppiò la bomba-doping) e che, guarda caso, negli ultimi mesi era entrato nella squadra di Berrettini. Tutto in famiglia, verrebbe da dire.
Se dal punto di vista professionale sembra tornato il sereno, insomma, dopo i dolori di Parigi e il ribaltone tecnico prima di Wimbledon, il sole pare splendere anche sul lato più privato. La Gazzetta dello Sport definisce senza mezzi termini "fidanzata" la Hasanovic, parlando dell'uscita di giovedì pomeriggio da "Santo Gelato", la gelateria più frequentata dagli sportivi nel Principato ("di cui è assiduo frequentatore anche Tadej Pogacar", si legge). E non è un caso, forse, che il proprietario Roberto Stampfl sia altoatesino, proprio come Sinner. Ma in questo caso, quel che conta è la compagnia.