CATEGORIE

Inter-Juve si gioca a rilento sul mercato

di Claudio Savelli domenica 17 agosto 2025

3' di lettura

All’apparenza il mercato funziona così: mi interessa un giocatore, faccio un’offerta, lo porto a casa. In qualsiasi momento dell’estate. Oggi è così solo per i club di Premier League, il Psg e i dirimpettai sauditi, non lo è più per i top club italiani: basta osservare Juventus e Inter che quest’estate si sono mosse secondo il vangelo. Ormai ci sono due fasi del mercato: quella delle necessità e quella delle opportunità. Nella prima si chiudono gli affari programmati l’annata precedente. Nella seconda fase si controlla il mercato e si aspetta la seconda metà di agosto per affondare il colpo. A meno che un club non abbia venduto bene e abbia la necessità di cambiare 7-8 elementi, come ad esempio il Milan escluso dalle coppe europee, queste sono le tempistiche del mercato. PROGRAMMATO Non è quindi corretto dire che il club nerazzurro stia improvvisando.

È che ha chiuso il mercato programmato durante il Mondiale per Club che appartiene alla scorsa stagione, quindi l’impressione è che non l’abbia proprio fatto. Invece l’operato anticipato ha permesso alla società di valutare un’opportunità in considerazione dei riscontri di Chivu e degli investimenti pesanti che saranno necessari la prossima estate quando Sommer, Darmian, Acerbi, De Vrij, Mkhitaryan scadranno. Poi, che un mercato composto da Sucic, Luis Henrique e Bonny, condito dalla permanenza di Pio Esposito e di tutti i big, non soddisfi il tifoso che si aspettava la rivoluzione (mai dichiarata) è un altro discorso. All’Inter è stata proposta un’opportunità in anticipo rispetto al classico tempismo agostano e questo, sommato alla dichiarata volontà di Ausilio e Marotta di chiudere in pochi giorni, ha spazientito la piazza.

Ma Lookman è la tipica occasione da ultimi giorni, ne segue addirittura il romanzo (la promessa di cessione, l’attesa, la rottura plateale), e resterà tale purché rientri nelle giuste condizioni, ovvero i 40-45 milioni già offerti. La dimostrazione che Lookman per tempistiche sia stato un caso è... Koné che la Roma ha messo e poi tolto dal mercato soltanto due giorni fa, avendo necessità di generare plusvalenze (essendo sotto Settlement Agreement con la Uefa) per completare gli ingaggi di Bailey e Sancho. La Juventus, pur con qualche rallentamento dovuto al cambio totale della dirigenza, ha seguito la stessa traccia. La fase delle necessità era stata fissata da Giuntoli: 100 milioni circa di riscatti da esercitare obbligatoriamente su cui Comolli poteva fare ben poco. L’unico ragionamento strategico della nuova dirigenza riguardava Conceicao, infine inserito tra le necessità al pari di David che era sì un’opportunità ma andava preso prima della concorrenza. Terminata questa fase, ed esaurito lo spazio in rosa per via della difficoltà a cedere Vlahovic, anche la Juventus si è messa a guardare le opportunità. E ha pensato che Kolo Muani potesse diventare tale verso fine mercato, infatti Comolli ha strappato uno sconto: 10 milioni per il prestito più 45 per il riscatto anziché i 65 subito che chiedeva il Psg. Per fargli spazio devono uscire due ingaggi molto più pesanti di Savona e Miretti (che rimarranno), ovvero Douglas Luiz e Nico Gonzalez: il Nottingham offre circa 30 milioni per il brasiliano mentre l’Atletico Madrid propone un prestito con obbligo di riscatto attorno ai 20 milioni per l’argentino. O’Riley del Brighton costa 30 milioni: si farà solo in caso di uscita last-minute di Vlahovic. Insomma, né Inter né Juventus stanno brancolando nel buio. Stanno controllando il mercato. E da qui alla fine faranno un colpo, massimo due, solo in caso di opportunità.

tag
inter
juventus

Inter Marotta diventa anche azionista

Ex Federico Chiesa, la frecciata alla Juventus: "Mi ha penalizzato"

Ex Juve Thiago Motta, che fine ha fatto? Ecco dove è riapparso

Ti potrebbero interessare

Marotta diventa anche azionista

Claudio Savelli

Federico Chiesa, la frecciata alla Juventus: "Mi ha penalizzato"

Thiago Motta, che fine ha fatto? Ecco dove è riapparso

Ademola Lookman, la rivelazione di Ivan Juric: "Cosa mi ha detto"