Manca sempre meno all'esordio di Jannik Sinner allo Us Open, l'ultima grande Slam di questa stagione ricca di imprevisti per il numero uno al mondo. L'analista di Eurosport Massimiliano Ambesi ha parlato a OA Sport del tabellone dell'azzurro. E non ha nascosto un certo timore per i prossimi turni. “Sinner ha preso al secondo turno il peggiore che ci sia, ovvero Alexei Popyrin. Musetti ha pescato uno dei peggiori al 1° turno, ovvero il francese Giovanni Mpetshi Perricard - ha detto -. Un altro a cui non è andata così bene è Djokovic perchè Tien è in grado di far saltare il banco, ricordando gli Australian Open contro Medvedev. Sinceramente non noto grosse differenze nel tabellone dei big. Alcaraz all’inizio può avere qualche fastidio contro Opelka, ma poi fino ai quarti non penso abbia problemi. Parlerà il campo".
Stesso discorso anche per l'altro italiano, Musetti: “Musetti ha un primo turno complicato perché il francese, se trova quelle due settimane in cui i suoi colpi funzionano, non è facile da affrontare. Certo, l’ha sempre battuto nei precedenti, seppur disputati sull’erba. Vedremo se il terzo turno contro Cobolli si concretizzerà, con all’orizzonte Draper negli ottavi. Attenzione però a Diallo che potrebbe creare dei problemi al britannico. Sinner, oltre a Popyrin, incontrerà agli ottavi uno tra Paul e Bublik, anche qui non si poteva pescare peggio. In generale, non mi sembrano incroci semplici per gli italiani. Puoi avere 8/8 tennisti al secondo turno, ma anche 3/8. Non ci sono grandi certezze“.
E, ancora, una riflessione sul doppio misto a cui Sinner ha rinunciato per prepararsi al meglio in vista del singolare: “A volte è difficile abbandonare posizioni che nascono da preconcetti. Io avevo dubbi prima dell’evento, ma su tanti aspetti mi devo totalmente ricredere: condivido l’analisi di Monaco sulla spettacolarità dell’evento. Considerando la visibilità della specialità nella sua storia, credo che l’esperimento sia ben riuscito e ha dato un ottimo risultato. Le Olimpiadi saranno così a quanto si è capito, questo è il futuro del doppio misto”.