Jannik Sinner si è ripreso dal malore che lo aveva costretto al ritiro a Cincinnati, e ora vuole la rivincita contro Carlos Alcaraz, vincitore nel Masters 1000 dell’Ohio. Dall’altra parte c’è lo spagnolo 22enne di El Palmar che però è autore di una stagione fantastica, e che in caso di vittoria anche nell’ultimo Slam di stagione sul cemento di Flushing Meadows scavalcherebbe l’altoatesino in testa al ranking. Intanto la sfida è già lanciata: “Spero di poterlo affrontare in finale. Ha vinto gli ultimi tre Slam sul cemento. È stato incredibile. Ha un grosso bersaglio sulla schiena”. Poi gli elogi: “Io e Jannik Abbiamo molto rispetto l’uno dell’altro e un ottimo rapporto. È questo che rende speciale la nostra rivalità. Le persone vedono di cosa siamo capaci quando ci affrontiamo. Lo ammiro e mi offre ottimi spunti per migliorare sul cemento.
Inevitabile, poi, parlare del primo turno non banale con Reilly Opelka: “Sarà una partita molto dura — le sue parole —- Non ho mai giocato contro di lui e conosciamo tutti il suo stile di gioco. Dovrò essere molto concentrato in risposta. Ho tanta fiducia in me stesso in questo momento. Sono pronto e mi sento bene”.
Spazio, infine, alle considerazioni dell’iberico sul doppio misto dove è stato eliminato all’esordio in tandem in coppia con Emma Raducanu — contro il britannico Jack Draper e la statunitense Jessica Pegula — e al suo stato di forma: “Avrei voluto preparare meglio il torneo di doppio misto, ma quella notte non ho dormito molto. È stato comunque divertente, abbiamo giocato in una fantastica atmosfera. L’Arthur Ashe Stadium era quasi pieno e mi è piaciuto molto il format”. Quest’anno “mi sono preso più giorni di riposo — ha concluso — Ne ho trascorsi molti lontano dal tennis per ricaricare la mente e le batterie. Poi mi sono allenato nella mia città per due settimane. Tutto questo mi ha aiutato ad arrivare a Cincinnati con molta più voglia e gioia. Ora mi sento meglio giorno dopo giorno”.