Un semplice tweet di incitamento ha acceso la miccia della polemica alla vigilia del match degli US Open tra Jannik Sinner e Denis Shapovalov. L’autore non è stato un tifoso qualunque, ma Thierry Guibert, manager di primo piano nel mondo della moda sportiva ed ex Ceo di Lacoste, oggi alla guida del gruppo MF Brands. Il suo messaggio, breve ma inequivocabile, recitava: “Come on Shapovalov”. Un endorsement che i sostenitori dell’azzurro non hanno digerito, soprattutto perché arrivato da una figura così influente legata a un marchio che da anni veste campioni di livello internazionale. Nel giro di pochi minuti il post è diventato virale su X (ex Twitter), con centinaia di repliche tra chi difendeva Sinner e chi criticava l’opportunità della presa di posizione.
Il malumore nasce anche dal fatto che non si tratta di un episodio isolato. Molti hanno ricordato il precedente del Roland Garros, quando sul profilo ufficiale Lacoste — brand che sponsorizza Novak Djokovic — comparve un’immagine ritenuta di cattivo gusto: nel grafico dedicato alla semifinale contro Sinner, il serbo era rappresentato con foto e bandiera, mentre per l’azzurro c’era soltanto il tricolore, senza un riferimento personale. Un trattamento giudicato da molti poco rispettoso nei confronti del numero uno italiano.
In questo contesto, il nuovo tweet di Guibert è sembrato la conferma di un atteggiamento sbilanciato. Shapovalov non ha commentato, mentre Sinner ha preferito concentrarsi sul campo. Ma i tifosi italiani non hanno mancato di far sentire la loro voce, ribadendo che si sarebbero aspettati almeno un atteggiamento neutrale da parte di un dirigente di così alto profilo.