Boris Becker, ex numero 1 del mondo e tre volte campione di Wimbledon, ha analizzato nel podcast condotto con Andrea Petkovic la finale degli US Open tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Il tedesco non ha nascosto la sua delusione per la prestazione dell’altoatesino, dominato dal talento spagnolo. "Dal primo all'ultimo minuto — ha affermato Becker — Alcaraz è stato chiaramente migliore di tutti gli altri giocatori nel torneo e migliore di Jannik Sinner. In finale, è stato chiaramente il 'boss'. Ha giocato un tennis di un altro pianeta e ha meritato di vincere il torneo. La grande differenza che ho notato in questo match è stata nel servizio; Sinner era chiaramente più debole, e questo ha fatto enormemente la differenza nella partita".
Secondo Becker, la chiave dell’incontro non è stata solo la qualità complessiva del gioco di Alcaraz, ma anche la varietà mostrata dal giovane spagnolo rispetto a dodici mesi fa. "Sono uno che pensa sempre di dire la verità — ha aggiunto — Sono rimasto un po' deluso. Mi aspettavo di più. Ovviamente non sono rimasto deluso da Alcaraz. Perché ha giocato a tennis davvero meglio rispetto a un anno fa. Aveva più varianti, cambi di velocità. Ha giocato il serve and volley. Ha giocato il rovescio tagliato. Non parliamo del dritto".
Sinner, invece, non avrebbe saputo rinnovare il proprio gioco, finendo per risultare prevedibile: "E penso — ha concluso — che il tennista italiano, per la prima volta, sia rimasto fermo sul suo gioco. È stato prevedibile. Sai esattamente cosa succede sempre. E non è un problema che io l'abbia visto così ma purtroppo per lui il problema è che anche Alcaraz l'ha visto così. Sinner è rimasto sempre lo stesso e non sapeva più come vincere i punti".