Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha annunciato restrizioni alla stampa con cui si chiede ai reporter di impegnarsi a non rivelare nessuna informazione che non sia stata autorizzata e si limitano i movimenti dei giornalisti accreditati all'interno di quello che Donald Trump è tornato a chiamare "il dipartimento della Guerra". Le nuove linee guida, contenute in un memo distribuito ai media, richiedono che i giornalisti firmino una dichiarazione giurata in cui si impegnano al loro rispetto. I reporter che si rifiutano di firmare, o che violeranno le regole, perderanno l'accredito.
Nel memo si afferma che il Pentagono "rimane impegnato alla trasparenza per promuovere responsabilità e fiducia pubblica", ma si aggiunge che "le informazioni devono essere approvate per la diffusione da un funzionario preposto, anche se non sono classificate". "La stampa non gestisce il Pentagono, lo gestisce il popolo. Alla stampa non sarà più permesso di circolare nei corridoi di una struttura di sicurezza. Indossate il budget e seguite le regole, altrimenti andatevene a casa", è stato il monito lanciato su X da Hegseth. La nuova mossa da parte dell'amministrazione Trump per aumentare il controllo sui media arrivano dopo che il presidente ha suggerito che articoli negativo potrebbero essere considerati "illegali".
Le linee guida hanno subito provocato l'allarme da parte del presidente dell'associazione americana per la stampa, il National Press Club, Mike Balsamo, che ha chiesto subito la loro abrogazione. "Se le notizie sulla difesa devono essere prima approvate dal governo, allora gli americani non avranno più una stampa indipendente, ma solo quello che l'amministrazione vuole che sappiano, questo dovrebbe allarmare ogni americano", ha detto.