“Non ho mai voluto commentare quanto è successo col team Sinner e continuerò a non farlo – ha spiegato -. Anche se è una vicenda che mi ha fatto male, umanamente e professionalmente, ma con Sinner siamo in buoni rapporti".
L'ex fisioterapista di Jannik Sinner, Giacomo Naldi, è tornato a parlare dopo tutte le polemiche scoppiate per via del caso Clostebol che l'ha visto suo malgrado protagonista in quanto suo fisioterapista. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, si è sfogato così: “Con Sinner abbiamo parlato, è stato cordiale, ci siamo raccontati cose private. Al di là di tutto, resta il rapporto umano dopo un caso che ci ha coinvolti ed è stata solo una sfortunata serie di coincidenze, ne siamo consapevoli. Ho visto Cahill, che è sempre stato molto amabile, ho incrociato Ferrara. Io vengo dal basket (per anni ha lavorato alla Virtus Bologna, ndr), ho sempre cercato di portare anche nel team Sinner lo spirito di gruppo ed è una delle cose che più è stata apprezzata. Anche se la collaborazione si è interrotta non c’è nessun rancore".
Il rapporto tra i due è sempre stato buono, nonostante tutto l'odio social ricevuto in quei tre mesi di sospensione della Wada a Sinner: "Anche durante il procedimento abbiamo sempre avuto rapporti buoni. Io mi sono sempre comportato correttamente, non ho mai cercato visibilità. Queste sono le prime dichiarazioni ufficiali che faccio da quando tutto è accaduto, a volte mi sono state messe in bocca delle parole prese in altri contesti che hanno scatenato odio social e polemiche nei miei confronti – ha spiegato Naldi -. A differenza di altri, non ho mai detto nulla dell’accaduto, e penso che la mia correttezza sia stata evidente e apprezzata”.