È uno Jannik Sinner in perenne evoluzione quello che si appresta a tornare in campo a Pechino, dopo la dolorosa ma inevitabile sconfitta in finale agli US Open contro Carlos Alcaraz, che gli è costata anche il trono di numero uno al mondo.
Nello staff che lo seguirà in Cina ci sarà anche il fisioterapista Alejandro Resnicoff, che sarà con lui fin dal debutto contro Cilic. Resnicoff prende le redini di un ruolo lasciato vacante dopo la separazione da Ulises Badio che, a sua volta, aveva seguito lo strappo con l’ex-preparatore Marco Panichi. Come spiegato, Alejandro "rispetta il nostro modo di essere squadra e questa è una cosa molto importante. Non è che arriva a cambia tutto".
Parole che chiariscono anche perché è finita la collaborazione precedente. La rivoluzione Sinner l’ha cominciata richiamando a sé Umberto Ferrara e ora aggiunge un nuovo tassello, per provare a scalzare di nuovo il martello di Murcia da una posizione che ha conservato per ben 65 settimane.
La finale a Flushing Meadows ha insegnato a Jannik che è necessario un cambio di stile, un modo diverso anche di stare in campo. Sinner ora mantiene il suo basso profilo, con la famiglia primo cardine e due genitori che lo hanno abituato al sacrificio. Così si spiega l’ingresso di Resnicoff: "Alejandro ha molta esperienza, lavora nel circuito ATP da almeno 15 anni. La cosa fondamentale è che rispetta il nostro modo di essere come squadra; non vuole cambiare radicalmente tutto, ma cerca piuttosto di aiutarmi a migliorare aspetti specifici della mia condizione fisica e del mio corpo. È così che funziona. Ma ci vuole anche tempo".
Nel 2024 fu proprio l'argentino a trattare il suo polso nella gara con Draper agli US Open E quest'anno ha avuto sensazioni positive anche a Wimbledon osservando come il fisioterapista si sia preso cura del suo gomito e poi del bulgaro Dimitrov costretto al ritiro per l'infortunio muscolare al pettorale sinistro. Sinner chiude così: "Resnicoff è una persona molto onesta, gentile e disponibile. È davvero molto esperto e averlo con me è sicuramente un privilegio. Ha anche una famiglia e una vita ordinata al di fuori del lavoro".