Il cuore della giornata azzurra batte forte a Pechino, dove Lorenzo Musetti è tornato in campo dopo la sconfitta in finale a Chengdu di martedì, rialzando la testa, con lo sguardo fisso verso le Finals, verso Torino. Quarto confronto e quarta vittoria con Giovanni Mpetshi Perricard, piegato con il punteggio di 7-6 6-7 6-4 dopo due ore e mezza di partita sofferta. Una costante durante le sue partite: quel rovescio monomane è un colpo che non passa inosservato. Musetti ha alternato smorzate vellutate a fendenti di dritto, riuscendo a resistere alle cannonate del transalpino. Nei passaggi più delicati Lorenzo ha mostrato il lato migliore del suo tennis: fantasia, coraggio, e il solito tocco che incanta.
Ha mandato il francese in giro per il campo e non illuda la vittoria in tre set: battere un big server non è mai così scontato. Agli ottavi lo attende domani Adrian Mannarino. Altro transalpino. Sempre nella capitale cinese, la giornata ha regalato altri due squilli. Il primo è quello di Flavio Cobolli che, in un remake della finale di Amburgo, ha nuovamente battuto l’amico Andrey Rublev. Vittoria di personalità, 7-6(3) 6-3, che conferma la maturità del romano, capace di rimontare un primo set che sembrava segnato sul 5-2 per il russo e di chiudere in crescendo. È la quinta affermazione stagionale con un top 20. Ora lo attende lo statunitense Tien.
Il secondo è quello di Jasmine Paolini, che si è sbarazzata di Anastasija Sevastova con un netto 6-1 6-3. La toscana, reduce dal trionfo in Billie Jean King Cup, ha confermato brillantezza atletica e colpi incisivi. Con la qualificazione alle Finals ancora in ballo, la sfida del prossimo turno con Sofia Kenin potrà dire molto. Non ha sorriso invece Lorenzo Sonego, fermato da Alexander Zverev in due set (6-4 6-3 in un’ora e mezza). In mattinata (oggi ore 9, diretta Sky Sport), torna in campo per gli ottavi Jannik Sinner: sfiderà il francese Terence Atmane. Sul fronte giapponese, a Tokyo, si è interrotta la corsa di Matteo Berrettini, battuto da Casper Ruud 7-6 6-2. Per un set l’azzurro ha retto con il servizio e qualche lampo di dritto, poi ha ceduto. Nel complesso una buona prestazione per il tennista romano che sta ritrovando i suoi colpi, ma che ancora fatica a lasciare andare completamente il braccio e la naturalezza dei movimenti; la paura di nuovi infortuni è il freno a mano del suo gioco. Passerà, i segnali restano incoraggianti. Questa mattina, a Tokyo, torna in campo Alcaraz contro Bergs. Ieri lo spagnolo non si è allenato dopo l’infortunio alla caviglia nella partita vinta contro Baez.